Siamo arrivati ormai a metà stagione, eppure la Ferrari si è presentata in Ungheria con i vecchi problemi. L'incubo del consumo del plank aleggia ancora sopra i piloti, tanto che la gara di Leclerc a Budapest è stata parecchio rallentata poiché gli ingegneri avevano dovuto aumentare la pressione delle gomme, facendo perdere ritmo alla sua monoposto. Nel mezzo sono arrivati nuovi componenti, quale il fondo e la sospensione posteriore, ma il risultato finale non è cambiato.
Al termine della gara di Budapest, Frederic Vasseur sembrava un pesce fuor d'acqua davanti alle telecamere, mentre cercava di non rivelare la vera fonte del problema. Tuttavia, Gian Carlo Minardi non ha molto gradito le sue dichiarazioni, che richiamano una filastrocca che si sente da anni. "Mi fa ridere che il team principal dica ancora che devono valutare, sono 13 Gran Premi che lo devono fare. Mi pongo una domanda: a cosa servono 30 persone dentro il box e altrettante nel remote garage se non si riesce, con le strutture e le tecnologie di oggi, ad avere il sentore di cosa è successo? Ovviamente ci sono da analizzare i dati di ogni singolo GP, ma non puoi dire che dovete ancora valutare. È impossibile che con 1200 dipendenti la Ferrari non riesca a fare un gruppo coeso che porta dei risultati", ha ammesso l'ex team manager ai microfoni di Motorsport Italia. Ovviamente, al termine della corsa la squadra sapeva esattamente cosa era successo, ma non poteva dirlo ai media, con il timore che i rivali conoscessero le loro debolezze; ci ha pensato poi George Russell a stendere i panni sporchi all'aria aperta.
Foto copertina x.com
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