Mare o montagna che sia, tra poco sarà tempo di parcheggiare gli yacht e (ri)preparare le valigie: direzione Olanda. Partirà da casa Verstappen il rush finale della stagione 2025 di Formula 1 che si appresta a vivere le ultime dieci gare dell'attuale ciclo tecnico, prima dello stravolgimento che avrà luogo tra circa sei mesi.
Sono Zandvoort, Monza e Baku le restanti tappe europee prima di imbarcarsi verso Asia e America dove tra Singapore, Austin, Città del Messico, San Paolo, Las Vegas, Losail e Abu Dhabi avrà luogo la tanto attesa resa dei conti del duello interno in casa McLaren tra Norris e Piastri. Non c'è però solo la lotta Mondiale, ma anche tanti altri spunti da tenere in considerazione da qui alla fine: eccoli.
Partiamo proprio dai due papaya che - salvo clamorosi colpi di scena - saranno protagonisti di una contesa che si protrarrà fino al tramonto di Abu Dhabi, scanario che non si verifica dal 2021, quando Max Verstappen e Lewis Hamilton arrivarono appaiati a pari punti. Finora tra i due ha regnato l'equilibrio e i soli 9 punti che attualmente li separano lasciano presagire come saranno i dettagli a fare la differenza.
Dire chi prevarrà è impresa assai ardua, praticamente impossibile. Proviamo però ad analizzare i rispettivi punti di forza e debolezza, cercando di intuire gli aspetti in cui ciascuno potrà provare ad avere la meglio sul compagno-rivale.
Partiamo dal leader, Oscar Piastri, il nuovo Iceman che per certi versi abituato a vincere lo è già, dal momento che nelle categorie propedeutiche ha dimostrato ampiamente di sapere cosa serve per imporsi, soprattutto sui compagni di squadra. Sia in Formula 3 (2020) che in Formula 2 (2021) l'australiano ha infatti avuto la meglio sia su Robert Shwartzman che su Logan Sargeant, con i quali condivideva il box del team Prema.
Inoltre, nonostante abbia effettuato uno step notevole, in termini di velocità pura Norris sembra avere ancora qualcosina in più rispetto all'attuale capoclassifica. Tuttavia anche il classe 2001 ha mostrato il suo lato emotivo, con la foga - a tratti eccessiva - emersa nel corso degli ultimi giri del GP in Ungheria, quando ha rischiato il patatrac (fotocopia di quanto accaduto in Austria) nel tentativo di riprendere la leadership proprio ai danni del #4.
Emotività che da sempre è il principale tratto distintivo di Lando Norris e che spesso gli si è ritorta contro, il che potrebbe danneggiarlo nella lotta punto a punto che lo attende (eventuali imprecisioni come quelle in Belgio non saranno più ammesse). Anche se è doveroso ricordare come nell'ultimo atto della passata stagione sia stato proprio il britannico a consegnare il titolo Costruttori al team di Woking, guidando per l'intera gara con un quantitativo di pressione non indifferente sulle spalle.
Come affermato poc'anzi, il 25enne di Bristol ha dalla sua un lieve vantaggio sul giro secco ma - soprattutto - fa della consistenza in gara il proprio asso nella manica, caratteristica che Piastri nel confronto diretto a volte fatica ancora a sfoggiare con continuità.
Se le prime due posizioni sono già assegnate ai due papaya boys, resta da capire chi tra Verstappen, Leclerc e Russell completerà la top 3 del campionato e affiancherà - di conseguenza - il duo McLaren al Galà della FIA che avrà luogo il prossimo 12 dicembre in Uzbekistan.
A guidare questo terzetto è attualmente l'alfiere della Red Bull che vanta 15 e 36 punti di vantaggio rispettivamente sul britannico della Mercedes e sul monegasco della Ferrari. Si preannuncia una bagarre piuttosto serrata, visto che in termini di performance le vetture sono piuttosto vicine e i valori potranno cambiare da pista a pista.
I tre appena elencati rientrano sicuramente tra i piloti più consistenti della stagione corrente, capaci di trascinare i rispettivi team in una posizione comunque decorosa (dipende dai punti di vista) nella classifica dedicata alle squadre.
Se però la Red Bull difficilmente potrà dire la sua nella lotta per la seconda posizione - complice le scarse prestazioni che la seconda guida di Milton Keynes continua a collezionare - ecco che il tutto si riduce a Ferrari e Mercedes che, nonostante le difficoltà di Lewis Hamilton e Kimi Antonelli, sono bene o male riuscite a performare con entrambe le monoposto. Con gli sviluppi ormai giunti al termine, a fare da ago della bilancia sarà proprio la costanza nelle prestazioni che il britannico e il 18enne di Bologna riusciranno o meno a garantire. Cavallino a quota 260 lunghezze, segue la Stella con 236: chi avrà la meglio?
Un'altra battaglia interessante che terrà appassionati e addetti ai lavori sulle spine è quella che sancirà quale sarà la squadra del cosiddetto midfield ad avere la meglio sulle altre, piazzandosi immediatamente alle spalle dei quattro top team.
Ad occupare la quinta piazza è attualmente la Williams di James Vowles che - dati i 18 punti di margine sulle inseguitrici - numeri alla mano rimane la favorita, soprattutto se Carlos Sainz nella seconda metà di stagione dovesse cominciare a massimizzare il potenziale con regolarità. È qui che si apre quindi un'ulteriore bagarre alle spalle del team di Grove, con il trio Aston Martin-Sauber-Racing Bulls racchiuso in sole 7 lunghezze.
Salta Colapinto? O l'argentino finirà la stagione? Sono questi i quesiti che hanno accompagnato la sosta estiva in casa Alpine, con le ultime indiscrezioni che vedrebbero - però - Franco confermato almeno fino ad Abu Dhabi. Sembra quindi accantonata la suggestione Bottas "in prestito" dalla Mercedes o il ritorno di Jack Doohan, anche se con Briatore non si è mai sicuri...
L'opzione Paul Aron non ha mai invece preso davvero corpo, almeno per quel che concerne un subentro in corsa; quella che porta al pilota estone sarebbe più una possibilità in ottica 2026, anche se non è da scartare a priori la riconferma dello stesso Colapinto qualora dovesse mostrare segnali di risveglio nel corso degli ultimi dieci weekend.
La squadra americana farà ufficialmente il suo esordio l'anno prossimo nelle vesti di undicesimo team in griglia, ma già il finale di 2025 costituirà una pietra miliare nel processo che la porterà a competere in Formula 1: entro il termine della stagione Cadillac sarà infatti chiamata a sciogliere le riserve riguardo la line-up con la quale debutterà nella massima serie automobilistica.
Come dichiarato a più riprese dai vertici della casa di Detroit, l'intento è quello di schierare una coppia esperta, in grado di guidare la squadra in quello che sarà il processo di crescita. L'ormai celebre shortlist si è con il tempo ridotta a Sergio Perez e Valtteri Bottas: se per il messicano è ormai tutto fatto (secondo alcuni media l'annuncio dovrebbe arrivare nel fine settimana del Gran Premio d'Italia), per l'attuale riserva della Mercedes mancherebbe solo qualche dettaglio.
Niente da fare quindi per Felipe Drugovich, ancora in attesa di una chance dopo la conquista del titolo di Formula 2 nel 2022. Sullo sfondo rimane invece Mick Schumacher che - stando ai rumors - andrebbe ad occupare il ruolo di terzo pilota che contemporaneamente gli garantirebbe un posto da titolare nella formazione che Cadillac schiererà al via del prossimo Mondiale Endurance. Il figlio d'arte disputerebbe così l'intero campionato WEC alla guida di una delle migliori auto, lavorando però anche al simulatore per il team di Formula 1 e tenendo, quindi, un piede all'interno del paddock.
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