Esteban Ocon è entrato a far parte della Haas ad inizio 2025, ma i problemi con la sua ex-scuderia, l’Alpine, sono evidenti ormai da tempo. Il pilota ha evidenziato le difficoltà della scuderia francese, mettendole a confronto con le qualità del suo nuovo team, in cui si trova finalmente bene.
“Rispetto alla mia esperienza precedente, è un ambiente sano. Come ho detto, nessuno si nasconde da qualcosa. Se facciamo le cose in modo sbagliato, ne parliamo e speriamo che non accada nuovamente. E ne parliamo subito dopo la gara”, ha dichiarato a Motorsport.com.
“Questo è un bene, perché se non ne parli, ed è proprio ciò che mi è capitato, allora sbaglierai nuovamente”, ha continuato.
Il pilota francese ha bisogno di un team presente e determinato, e a tal proposito afferma: “Questo team è estremamente motivato. Può sembrare assurdo ma ho visto persone demotivate in passato, nonostante lavorassero nel paddock di Formula 1.”
“Per un pilota come me, che mette cuore e sudore nel proprio lavoro per fare tutto alla perfezione prima di arrivare in pista, vedere qualcuno che controlla già il check-in del lunedì, è abbastanza difficile. E l’ho visto spesso in passato.”
Il 28enne prova rancore per la scuderia francese, ma ha tentato spesso di comunicare con il team al tempo: “Non siamo mai stati ascoltati. È per questo che alcuni problemi persistono ancora dopo 5 anni in Alpine”. Queste parole risalgono ad una dichiarazione durante la pausa estiva del 2024, quando aveva appena firmato per la Haas.
Tornando al presente, Ocon è consapevole che la sua squadra attuale non sia del tutto perfetta: “Ora, non sto dicendo che è tutto perfetto. Ci sono alcune cose che dobbiamo migliorare ovviamente. Ma abbiamo delle basi solide su cui lavorare da quando sono arrivato, e stiamo migliorando progressivamente. Sono contento di come stanno andando le cose”.
L’inizio stagione non è stato dei migliori per il team statunitense, ma si sono ripresi in fretta, collezionando fino ad ora 35 punti. È proprio da questa partenza complicata, in Australia, che Ocon è rimasto stupito: “Nessuno si è nascosto (dopo la gara). Sono arrivati tutti insieme come una vera squadra per provare ad aggiustare la situazione. Quando siamo arrivati in Cina, siamo riusciti a cambiare completamente le cose. Questa non è fortuna, è l’atmosfera all’interno del team. Nessuno si nasconde o punta il dito contro qualcun altro”.
Il team può ancora lottare per una posizione più alta nel Campionato costruttori, poiché dalla quinta alla decima posizione ci sono solo 50 punti di differenza. “Ci serve solo una macchina più veloce” ha detto Ocon. “Ovviamente vedremo cosa accadrà il prossimo anno, ma se avessimo una macchina più competitiva potremmo combattere contro i più forti, al 100%”.
Ocon è in sintonia con la propria scuderia, ora gli serve solo una macchina più competitiva
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