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31/08/2025 20:45:00

GP d’Olanda - Analisi strategie: due soste sfortunate segnano la gara di Leclerc


Gran Premio di Marco Sassara

Il GP d’Olanda ci ha regalato tantissime emozioni quest’oggi, forse anche due di troppo al pubblico italiano. Il ritiro di Hamilton, finito a muro in Curva-3 al 24° giro, seguito da quello di Leclerc, out sempre in Curva-3, ma stavolta a causa di un contatto avuto con Andrea Kimi Antonelli, fanno di Zandvoort un weekend disastroso per la Ferrari.

Lo stesso si può dire del weekend di Norris, ritiratosi a 8 giri dalla fine a causa di un problema occorso alla sua power unit. Se però ci concentriamo sulle strategie possiamo dire che è filato tutto quasi secondo previsione. La Pirelli effettuando una nomination più morbida rispetto allo scorso anno ha portato le squadre e i piloti ad effettuare due soste. La casa costruttrice ipotizzava ieri che la via ad una sosta sarebbe stata la tattica più utilizzata quest'oggi, però, a causa della nomination più morbida e dei due ingressi della Safety Car, i piloti hanno deciso di virare sulle due soste. Lo hanno fatto quasi tutti, anche i conducenti indecisi.

Recap strategico

Prima di analizzare i momenti salienti della gara, andiamo a fare un recap delle strategie viste oggi in Olanda. La maggior parte dei piloti ha effettuato due soste. La strategia più veloce è stata quella realizzata da Piastri che ha percorso i 72 giri della gara utilizzando Medium (C3), Hard (C2) e Hard (C2). Sullo stesso piano abbiamo avuto Stroll e Alonso, gli unici ad avere due set di Hard da usare.

Verstappen è andato su S-M-S (l’unico a farlo), mentre Hadjar, Russell, Albon e Bortoleto sono andati su M-H-S (i primi tre hanno sfruttato sempre le SC per sostituire le gomme). Tsunoda ha scelto S-H-S giungendo a punti. Poi abbiamo riscontrato scelte più particolari, come le 3 soste di Antonelli, dettate dal contatto con Leclerc (M-H-S-S), la S-H-M-S di Colapinto giunto 11°, poi le 4 soste di Lawson (M-H-S-S) e le cinque di Sainz (M-H-S-S-S) dovute al contatto avvenuto tra i due.

Haas a punti grazie ad una strategia ad una sosta da manuale

Protagonisti di una brillante strategia ad una sosta troviamo le due Haas. Bearman, scattato dalla pit lane, conclude sesto puntando su H-M. Ocon fa lo stesso chiudendo però 10°, comunque centrando un grande risultato. I due, scattati dal fondo hanno deciso di proseguire nel corso della prima SC e hanno approfittato alla grande della seconda e ultima vettura di sicurezza per sostituire gli pneumatici. Grande gestione del primo stint, con un pizzico di fortuna nel finale. Come loro anche Gasly sulla loro strategia, ma non avrà la stessa fortuna. Forse per la rimonta che ha fatto meritava Bearman di essere riconosciuto con il titolo di 'Driver of the day' (detto questo se lo merita anche Hadjar).

Una gara molto sfortunata per Leclerc

Avendo già parlato della Haas, non ci resta che dedicare qualche minuto alla gara di Leclerc. Mentre nelle prime posizioni la battaglia si giocava più sul passo gara che sulle strategie ai box, alle spalle della McLaren il momento in cui effettuare le soste risultava essere piuttosto determinante.

L’undercut si è rilevato davvero potente e Leclerc, autore di  un grande sorpasso ai danni di Russell è stato davvero molto sfortunato in entrambe le circostanze in cui ha effettuato la sosta.

Alla partenza Charles è stato subito capace di superare George e mettersi nella scia a Verstappen e Hadjar. Non riuscendo ad avere la meglio del francese in pista, Leclerc decide di pittare attorno al giro 23 cercando di prendere Max e Isack in contropiede. Purtroppo però non appena rientra in pista si assiste all’errore di Hamilton che lo porta al ritiro e determina l’ingresso della prima Safety Car. I primi possono effettuare un pit gratuito e Leclerc si ritrova alle spalle anche di Russell.

Una volta ripartiti, Leclerc si libera subito di George con un gran sorpasso (Charles mette due ruote sulla ghiaia) che manda tutto il pubblico in visibilio. Sorpasso giudicato regolare dalla FIA. Russell va in difficoltà, viene superato da Kimi con l’italiano che si mette all’inseguimento del monegasco.

Al giro 52 Antonelli viene richiamato ai box e alla tornata successiva la Ferrari fa lo stesso con Leclerc per proteggersi. Purtroppo però, ancora una volta, quando esce dai box vi è ancora la necessità di far subentrare in pista la Safety Car. Stavolta proprio per il ritiro di Charles che subisce un contatto con la Mercedes di Kimi Antonelli. Le soste non sono state molto fortunate per lui oggi. E dire che Leclerc nemmeno voleva effettuare la seconda sosta.

Viste le circostanze penserete che sarebbe stato meglio non fare il secondo pit, ma il passo che avrebbero avuto gli avversari con gomme nuove sarebbe stato molto più competitivo. Lo dimostra il miglior tempo di Piastri in 1’12’’271 messo a segno al 60° giro sulle Hard. L’incidente è un evento imprevedibile che non poteva essere pronosticato. L’idea della Ferrari era buona e se non ci fosse stato il contatto, forse avrebbe permesso a Charles anche di guadagnare una posizione sul podio. Sarebbe dipeso a quel punto dalla scelta di Verstappen e Hadjar di effettuare anche loro il secondo pit.

Foto copertina: Ferrari; foto interna: Pirelli

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