Un quarto posto che lascia un retrogusto amaro a Charles Leclerc, protagonista di una gara complicata nel Gran Premio d’Italia 2025. Davanti al pubblico di Monza, il pilota monegasco ha lottato con una Ferrari meno performante rispetto a McLaren e Red Bull, difficile da gestire soprattutto nelle fasi iniziali della corsa. Nonostante tutto, Leclerc ha dato il massimo, senza risparmiare energie né determinazione, e ha riconosciuto con lucidità le difficoltà che ancora separano la Rossa dal gradino più alto del podio.
Al termine della gara, ai microfoni di Sky Sport F1, Leclerc ha analizzato la sua partenza complicata, evidenziando come la sua monoposto fosse difficile da controllare già nei primi giri: "Più che un problema di carico, nei primi giri ho cercato di seguire macchine che ne avevano di più e la mia monoposto iniziava a scivolare ovunque. Sembrava quasi di guidare in una prova di rally nei primi cinque o sei giri".
Ha poi spiegato nel dettaglio le difficoltà legate alla gestione delle gomme e del posteriore della vettura, particolarmente accentuate nelle fasi iniziali: "Per una decina di giri ho dovuto gestire un posteriore che scappava via con le temperature alle stelle, e lì abbiamo perso tanto tempo".
Pur riconoscendo i limiti della monoposto, Leclerc ha ribadito di non avere rimpianti, sottolineando di aver dato tutto quello che aveva a disposizione: "Non ho rimpianti, ci ho provato fino in fondo. Mi sarebbe piaciuto fare di più in un fine settimana speciale davanti ai tifosi, ma questa è la realtà del momento".
Nonostante la delusione per un podio mancato, il monegasco ha voluto rilanciare la fiducia nel progetto Ferrari, assicurando che la squadra continuerà a lottare: "Stiamo aspettando da tempo il nostro momento. Io ci provo e continueremo a provarci fino alla fine. Spero che presto arrivi la gara in cui avremo davvero le carte in regola per vincere".
Infine, guardando alle prossime gare del calendario, Leclerc ha indicato alcuni circuiti dove la Ferrari potrebbe tornare a essere davvero competitiva: "Forse a Singapore, dove conta la pole, a Baku o a Las Vegas saremo più vicini per vincere una gara. Oggi però siamo la terza forza, e nel caso in cui la Red Bull faticasse potremmo essere i secondi, ma mai i primi. È sempre una sfida in salita".
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