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09/09/2025 18:03:00

La rompipaddock - Tra i due litiganti il terzo gode


Commento di Valeria Caravella

Max Verstappen beffa il duo Papaya e trionfa a Monza, davanti alla Marea Rossa che nulla ha potuto per vedere una Ferrari sul podio: tra scenari inaspettati e una gara più veloce della luce, ecco le valutazioni pungenti della vostra Rompipaddock sul GP Italia.

La bella Italia piace tanto al caro Max

L'aria italiana fa bene al caro Verstappen (10): due successi conquistati sulla nostra Penisola mettono in luce la tenacia e la supremazia del Leone Olandese. Determinato a fare bene sin dal venerdì, ha lavorato duramente insieme al suo team per riportare la Red Bull al successo - il primo sotto alla guida di Laurent Mekies.

Il sabato è suo con una pole da record, mentre la domenica domina senza lasciare scampo agli avversari: non c'è partita e nemmeno un briciolo di sfida con la coppia Norris-Piastri. Max parte, scappa e vince, sorridendo davanti alla Marea Rossa che gli canticchia la sua canzone. E chissà se tutto quel Rosso non gli abbia fatto venire un pensierino...

Favori di lunga data

Doppio podio in casa McLaren, che si arrende ancor prima di cominciare la sfida con Verstappen. Veloci ma non brillanti sia Norris che Piastri (7), protagonisti inconsapevoli di un affare di squadra. Proprio negli ultimi giri, i due vanno ad effettuare la sosta ad un giro di distanza.

Il pit-stop lungo di Norris permette a Piastri di avanzare, ma ciò che succede dopo va oltre l'immaginabile: viene chiesto all'australiano di far passare il compagno, spiegandogli quanto accaduto nella sosta e ricordandogli come un episodio simile accadde anche nella passata stagione ma a parti invertite. Perplesso ma mai duro, Piastri accetta lo scambio, mostrando titubanza nel post-gara sulla decisione presa dalla squadra.

Norris conquista 4 punti su Piastri nella classica mondiale. Il caso fa discutere: tra chi pensa che sia stato un gesto nobile a mettere i valori del team prima di tutto, a chi crede che episodi simili facciano parte della storia di questo Motorsport e come tali, vanno accettati. Le Papaya Rules sono più vive che mai, e chissà se il buon Piastri un giorno non si incattivisca davvero davanti ad alcune scelte. 

Un messaggio per Woking: i vostri ragazzi stanno lottando per il titolo mondiale; la sfida è unicamente fra loro due. Tenete a mente che oltre alla coppa costruttori, uno dei due potrà tenere anche quella piloti. 

Si salva...Il salvabile

La Ferrari non riesce a salire sul podio: Leclerc (8) ci mette del suo in partenza, dove passa persino Piastri per tentare di raggiungere quanto meno la terza posizione. Ma la SF-25 non permette miracoli e il monegasco non va oltre la quarta posizione.

Buona rimonta per Sir Lewis (8), che sale dalla decima alla sesta posizione. Commuovente il team radio nel post gara dove con un flebile italiano, ringrazia il team e i tifosi per il weekend a cui ha assistito per la prima volta da pilota Ferrari. Il calore dei tifosi non si spegne mai, peccato che non venga ripagato. 

Punti a casa

Antonelli chiude il capitolo Imola e conquista la top 10 nella sua seconda gara di casa. Finalmente una gara pulita per il nostro Kimi, su cui gli occhi sono più puntati che mai. L'augurio che possiamo fargli è che Monza sia l'inizio di un nuovo capitolo, fatto di solidità e costanza, venute meno negli ultimi tempi.

Le glorie della domenica

Mr. Consistency - il ritorno: Russell (8) effettua una gara tranquilla e senza intoppi, portando punti preziosi alla Mercedes. Super Alex Albon (9), che si dimostra ancora una volta il faro della Williams: chissà cosa combinerebbe con una macchina più competitiva. 

9 a Gabriel Bortoleto: il ragazzino cresce molto bene, con performance ai livelli dei big. Dal GP Austria si è acceso qualcosa nella mente del brasiliano, desideroso di conquistare sempre più punti per la sua Sauber. Stesso voto anche per Hadjar che dopo il podio in Olanda, parte dalla pit-lane. Risultato? Zona punti conquistata. Una gara da incorniciare per un ragazzo che vede il sedile Red Bull più vicino che mai. 

Un applauso agli sconfitti

Passiamo a Sainz e Tsunoda, che ancora una volta si ritrovano sconfitti dai propri compagni (4): stagione tragica per i due, che faticano a trovare il proprio posto nei rispettivi team d'appartenenza. Bocciati Bearman e Ocon (5): la Haas non decolla, viaggiando in balia degli eventi. Senza costanza, non si va da nessuna parte. 

Chiudiamo con il duo Alpine, Stroll e Lawson, inermi nella lotta per la zona punti. C'è qualcosa che manca per renderli protagonisti. Al momento, raccolgono solo i cocci dei diretti avversari. Menzione d'onore per Alonso e Hulkenberg, costretti ad arrendersi alla propria vettura, che li lascia a piedi (N.C)

Una settimana di pausa e poi si vola verso Baku: l'anno scorso abbiamo assistito ad una gara davvero spettacolare. Si riuscirà a replicare? 

A presto amici miei 

Foto interna x.com