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12/09/2025 18:00:00

Fischiare Lando Norris non ci rende migliori


Articolo di Valeria Caravella
Durante la premiazione al GP Monza, non è passato inosservato non solo l'insolito tifo verso Max Verstappen, ma anche i fischi per Lando Norris: un gesto che non avremmo mai voluto sentire

Monza è da sempre il “Tempio della Velocità”, il cuore pulsante della Formula 1, dove la passione dei tifosi si fonde con la storia del motorsport. È un luogo sacro, dove il rombo dei motori incontra l’emozione pura. Ma quest’anno, durante il weekend di gara, quella stessa passione si è macchiata di un gesto che nulla ha a che vedere con lo spirito dello sport: i fischi rivolti a Lando Norris. L’episodio è avvenuto durante la premiazione, in un momento in cui i piloti dovrebbero essere acclamati, non fischiati. 

“Li ho sentiti, ma non so il perché”– ha commentato ai media nel post gara.  L’inglese ha poi ringraziato chi, a differenza d’altri, ci ha tenuto a fare l’esatto opposto, festeggiando insieme a lui il secondo posto. 

Ricordiamoci sempre che sono essere umani, non robot

Siamo di fronte a un comportamento antisportivo. Norris ha disputato la sua gara, e si è meritato di salire su quel podio. Non ha tolto nulla a nessuno. Nel web, c’è chi pensa che le faccende interne in McLaren ( il team order che ha portato Piastri a rallentare e far passare Norris dopo il pit-stop) abbiano avuto un ruolo chiave in questa vicenda. La verità è che azioni di questo tipo possono sì generare opinioni differenti, ma non ciò a cui abbiamo assistito. 

È giusto avere un pilota o più di uno nel cuore, così come è legittimo avere le proprie idee su ciò che accade in pista, ma il rispetto non dovrebbe mai venire meno. Fischiare non è tifo: è rumore. Di quelli brutti e grigi.  E la Formula 1, come ogni sport, ha bisogno solo di passione e di grandi emozioni, non di questo