Carlos Sainz ha conquistato uno straordinario terzo posto a Baku, regalando alla Williams il primo podio dal 2021, ottenuto in quell’occasione da George Russell. Dopo una qualifica davvero impressionante, il pilota spagnolo ha lottato con determinazione per difendere la seconda posizione, ma la strategia Mercedes e il ritmo di Russell hanno avuto la meglio. Nonostante il sorpasso subito, Sainz ha celebrato il risultato come uno dei più belli della sua carriera, confermando i grandi progressi della squadra e la competitività della vettura su circuiti cittadini. Soprattutto, ha dimostrato di essere un pilota ancora capace di mettere in mostra il proprio talento.
Un quesito interessante per la gara di Baku riguardava Carlos Sainz e le sue possibilità di mantenere il secondo posto conquistato in qualifica con la Williams, considerando che dietro di lui c’erano vetture più veloci.
Nel suo primo stint aveva inizialmente staccato Liam Lawson, terzo. Ma quando le Racing Bulls hanno effettuato un pit stop piuttosto anticipato al 20° giro per rispondere alla sfida di Kimi Antonelli con la Mercedes, Sainz si è esposto al rischio di essere raggiunto da Russell, che era circa 3,5 secondi dietro ma girava nettamente più veloce. La Williams era meno performante della Mercedes e Russell, partito con le gomme dure, in quella fase aveva un vantaggio di passo sulle medie di Sainz.
Quando il distacco si è ridotto a 2,6 secondi alla fine del 26° giro, Sainz ha comunicato via radio: "Non lasciate che Russell vi superi con l’undercut". Dal muretto gli hanno assicurato che erano consapevoli della minaccia e al termine del 27° giro lo hanno richiamato ai box per montare un nuovo set di gomme dure con cui arrivare alla fine della gara.
Sainz è rientrato con 19 secondi di ritardo rispetto a Russell, che non aveva ancora effettuato il pit stop e le cui gomme dure erano ormai più vecchie di 27 giri. La perdita stimata in pit era di 20-21 secondi, quindi lo spagnolo doveva impedire che il vantaggio di Russell aumentasse di oltre 1 secondo prima del rientro del britannico.
Normalmente, una differenza così grande nell’usura del pneumatico avrebbe permesso a Sainz di gestire senza problemi. La Williams era più lenta, ma un set di gomme più nuove di 27 giri avrebbe dovuto compensare. Sainz avrebbe potuto persino ridurre il distacco di 19 secondi. Eppure c’è stato un ostacolo.
Durante il GP le basse temperature di aria e asfalto hanno complicato la situazione, soprattutto con la gomma dura. Gli pneumatici potevano impiegare fino a 10 giri per raggiungere la temperatura ottimale e spingerli troppo presto li avrebbe danneggiati. Una volta in temperatura, però, il degrado era minimo.
"In questo caso si trattava più di mantenere gli pneumatici abbastanza caldi spingendoli al massimo piuttosto che della solita sfida di mantenerli freddi", ha osservato Russell.
Senza degrado termico, le gomme dure C4 hanno garantito prestazioni elevate più a lungo. Una volta risolto anche il problema delle temperature dei freni, Russell ha potuto aumentare il ritmo dal 34° giro, portando il distacco oltre i 20 secondi. Sainz ha reagito con coraggio e con due giri sugli stessi tempi di Russell (37° e 38°) ha mantenuto lo scarto poco sopra i 20 secondi.
Il pilota spagnolo aveva trovato un passo sufficiente a contenere la fuga, e sarebbe bastato: Russell aveva ordine di rientrare al 39°. La Mercedes, però, aveva calcolato meglio e durante il giro di rientro ha avvisato Russell che sarebbe uscito davanti di circa 1 secondo. Così è stato: l’inglese è rientrato in pista davanti a Sainz e, con gomme medie nuove, ha consolidato il secondo posto dietro a Verstappen.
"Mi aspettavo di essere nettamente più veloce di George con le mie gomme dure nuove rispetto alle sue vecchie e pensavo che se fossi riuscito a portarmi davanti a lui prima del suo pit stop, avremmo avuto una possibilità di conquistare il secondo posto. Ma poi hanno iniziato a comunicarmi i suoi tempi sul giro e ho capito che non c’era alcuna possibilità. Oggi erano semplicemente troppo veloci per noi. Anche Kimi si stava avvicinando rapidamente e ho dovuto concentrarmi sul terzo posto piuttosto che lottare per il secondo".
Il weekend di Baku ha comunque portato diversi aspetti positivi: la Williams ha dimostrato un buon passo su un circuito cittadino e Sainz un ritmo che in gara, fino a pochi giorni fa, aveva avuto solo Albon. Il margine di miglioramento resta ampio, ma è un buon punto di partenza per Singapore e Las Vegas, piste che potrebbero adattarsi bene alla monoposto.
Leggi anche: Weekend dal sapore dolce per Sainz: «Ho scommesso sulla Williams e credo nel progetto»
Foto copertina x.com
Foto interna x.com