La battaglia di Felipe Massa contro il "crashgate" continua senza sosta, anche dopo ben 17 anni. Il brasiliano ha infatti avviato un'azione da 82 milioni di dollari contro FIA e Formula 1.
Secondo l’ex ferrarista, l’incidente che vide protagonista Nelson Piquet Jr. durante il Gran Premio di Singapore falsò il Mondiale 2008, poi vinto da Lewis Hamilton. Quell’episodio, orchestrato ad arte dal muretto Renault per favorire la vittoria di Fernando Alonso, avrebbe alterato in modo decisivo l’andamento del campionato, privandolo della possibilità di conquistare il titolo iridato.
Adesso, come riportato dal Times, la vicenda sarà discussa per la prima volta presso l’Alta Corte di Londra. Il brasiliano, assistito dall’avvocato Nick de Marco KC, ha avviato un’azione legale nei confronti della FIA, della Formula One Management e dell’ex amministratore delegato della F1 Bernie Ecclestone.
Massa ha chiesto un risarcimento da 82 milioni di dollari, somma che, secondo i legali, rifletterebbe non solo la perdita del titolo mondiale, ma anche i danni d’immagine, le mancate opportunità commerciali e i contratti che, senza quell’episodio, avrebbe potuto ottenere. L’esito del procedimento potrebbe dunque aprire uno scenario senza precedenti e riscrivere la storia della Formula 1.
Leggi anche: Carlos Sainz entra nella storia della Formula 1: eguagliato un importante record
Leggi anche: Hamilton fatica con la Ferrari: stagione complicata e Leclerc lo domina
Foto copertina x.com