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01/07/2001

Gp Francia: Gara


Gran Premio di Walter Mesiti
Vittoria numero 50 per Michael Schumacher: gli basterà vincere un altro Gran Premio per eguagliare il Professore (Alain Prost). Festa grande in casa Ferrari, anche perché la giornata di oggi ha segnato una svolta vera e propria nel mondiale piloti e, soprattutto, nel mondiale costruttori. Magny Cours si è trasformata in un tripudio rosso, segno che la tifoseria del Cavallino Rampante è davvero sparsa abbondantemente in tutto il mondo. Del resto, su questo punto non c’erano dubbi. Sin dalla partenza momenti di tensione, specie per la McLaren Mercedes, che è nella crisi più totale: Mika Hakkinen, colpito ancora una volta dalla sfortuna del 2001, non è riuscito a partire dalla griglia, poiché, come accade spesso da quando è stata reintrodotta l’elettronica, gli si è spento improvvisamente tutto nell’abitacolo. Dev’essere una sensazione orribile per un pilota, in particolar modo di Formula 1, vedere la propria macchina che muore di botto. Per fortuna ad operare la “resurrezione” ci sono i meccanici. Il secondo posto è stato ottenuto dal fratellino Ralf, che si è vendicato, sul podio, con Michael, scaricandogli tutto il bottiglione di champagne dentro la tuta. La reazione della vittima è stata un vero e proprio urlo, anche perché la “scarica” è durata parecchi secondi! Scherzi a parte, Ralf, in partenza, è stato davvero bravo: ha compiuto uno scatto “felino”, eliminando il pericolo di un eventuale sorpasso del fratello. A posteriori non è servito a nulla, ma è comunque una dimostrazione che la Williams c’è, e non va sottovalutata, per nessuna ragione. Il momento in cui questi è stato realmente superato da Michael, è avvenuto quando, ai box, i meccanici Williams hanno perso qualche secondo di troppo, compiendo un errore che ha impedito a Ralf di combattere per la vittoria. A mettere il tedesco fuori dalla lotta per il trionfo in modo definitivo, è stato il degrado delle gomme Michelin, misto ad una perdita di prestazioni da parte del suddetto driver e della sua vettura. Infatti Michael ha tirato avanti come un forsennato, accumulando quasi venti secondi di vantaggio. Da qui la chiave della vittoria Rossa. Finalmente terzo un Rubens Barrichello che sembrerebbe aver superato, in parte, la grande crisi che lo ha colpito, a parer mio, dall’inizio del 2001. Quarto un deludente Coulthard, punito, tra l’altro, con uno stop and go di dieci secondi, per via di velocità eccessiva in pit-lane. Stavolta si è preso ben 31 punti di distacco dal rivale: sono molti, specie se si considera che David non è un pilota in grado di tener testa con facilità ai primissimi della classifica. Il mondiale potrebbe essersi deciso oggi, in un certo senso, ma, finchè la matematica non sarà sovrana sul resto, non potremo affermare con certezza dati come questi. Trulli è giunto quinto, ed è un gran bel risultato, senza dubbio; Heidfeld continua a tener alto l’onore della Sauber, che sta svolgendo un lavoro indubbiamente eccellente: ha fatto molti passi avanti rispetto ai tempi passati: complimenti! Settimo si è piazzato il compagno di squadra Raikkonen, che, all’inizio della competizione, ha dato filo da torcere a Frentzen, mettendolo in crisi; questi è giunto ottavo nella graduatoria finale. Il nostro Fisico è riuscito a portare la sua vettura in undicesima posizione: un piccolo progresso che può servire sempre e comunque. Dodicesimo Jean Alesi, che, purtroppo, non è stato capace di dare il massimo in questo weekend. Ultimo si è classificato Marques, mentre Villeneuve si è fermato dopo pochi giri per via di una defaillance della sua monoposto: la Bar, che ha degli alti e dei bassi. Peccato per Montoya, che sarebbe andato a punti, vista la buona gara che stava conducendo. L’appuntamento è adesso tra quindici giorni, sul tracciato di Silverstone, in Gran Bretagna. Se Michael Schumacher e la Ferrari dovessero dominare anche lì, sarà al 90% un mondiale in Rosso.