La vicenda del test “segreto” (ma in realtà non tanto segreto) della Pirelli con la Mercedes (ne abbiamo parlato nell’articolo post-gara di Monaco) sta causando delle reazioni anche da parte della Fia, naturalmente.
La Federazione, infatti, ha emesso un comunicato con il quale prende posizione (un po’ goffamente se vogliamo dirla tutta, ma questa ormai non è una novità) rispetto alla vicenda, asserendo di non essere stata messa a conoscenza dello svolgimento di questi test (mentre la dirigenza Mercedes, nello specifico Lauda, in un’intervista TV avrebbe dichiarato l’opposto).
Va fatta una premessa: c’è un accordo che consente alla Pirelli di svolgere mille chilometri di test con qualsiasi team, purché questa opportunità sia sfruttabile da tutte le squadre per ovvii motivi di parità sportiva. Mercedes dunque è scesa “quatta quatta” in pista per svolgere queste prove, senza che altre squadre ne beneficiassero e correndo con la monoposto di quest’anno! Una mossa che porta i maligni a credere che il rendimento di gara a Monaco non sia stato casuale per via di evidenti miglioramenti sul passo gara e sul consumo delle gomme.
Ciò che risulta più scioccante, invece, è come sia possibile che la Fia sia rimasta all’oscuro di questa vicenda praticamente sino ad oggi. Da qui la richiesta di chiarimenti piuttosto accanita da parte della Red Bull, cui si è associata la Ferrari.
Ancora una volta poca chiarezza e mosse teoricamente non corrette rischiano di avvelenare uno sport che ormai vive sul filo dei regolamenti da tempo. La Fia, comunque, ha già stabilito che l’ordine di arrivo di Monaco non si tocca, palesando eventuali sanzioni pecuniarie contro la Mercedes…