Difficile prevedere un poleman diverso da Sebastian Vettel in Corea, altro circuito fortemente favorevole alla Red Bull. Qui si corre da tre anni, è la quarta edizione e le ultime due sono state dominate dal tedesco. Solo nel 2010 Fernando Alonso colse una vittoria (dovuta anche al ritiro proprio di Vettel). Su questo tracciato, però, i distacchi non sono catastroficamente alti come a Singapore: Lewis Hamilton insegue il campione in carica a soli due decimi, dopo avergli strappato il primo posto nelle libere del venerdì. La Mercedes, quindi, sembra in grado di poter girare forte qui e la solita incognita sarà la tenuta delle gomme. Mark Webber, terzo al cronometro, dovrà retrocedere di ben dieci posizioni per la ridicola penalità maturata nell’ultima gara (il passaggio offerto da Alonso a fine gara), facendo salire di una posizione Grosjean, Rosberg, Alonso e così via fino al tredicesimo posto. In modo altrettanto prevedibile la Ferrari qui sta soffrendo molto, al punto da costringere Alonso a dichiarare spudoratamente che le gomme non hanno la giusta qualità. La realtà, più semplicemente, è che la F138 non va d’accordo con le Pirelli, problema atavico delle Ferrari negli ultimi anni. Decimo tempo per Kimi Raikkonen, mentre hanno sorpreso le Sauber, che confermano un importante miglioramento e si piazzano ottava e nona (con Hulkenberg e Gutierrez rispettivamente). Il meteo si è smentito, non essendoci stata la pioggia che invece era prevista per oggi. Domani, però, potrebbe essere un’altra storia: è previsto un acquazzone con forte vento. Lo start della gara sarà alle 8 ora italiana.