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22/07/2014 16:07:36

Le pagelle di F1WM - Hockenheim


Speciale di Walter Mesiti

Rosberg: 10 – Ineccepibile. Si riprende il maltolto di Silverstone e va a segno nella gara di casa. Se poco più di due settimane fa non avesse rotto il cambio, a quest’ora sarebbe stato pari con Hamilton quanto a vittorie stagionali. Ha una profonda solidità, non commette errori e ha i numeri del campione. La fame di mondiale è grande e Nico sa come iniziare a saziarla. Sarà un duro rivale per il compagno di squadra…


Hamilton: 9 – Meriterebbe un dieci anche lui, ma la sua pur grandiosa rimonta a suon di sorpassi si è fermata dietro Valtteri Bottas, un altro brutto cliente per lui nella giornata di Hockenheim. Partito praticamente dal fondo per colpe non sue e abbastanza provato dal crash improvviso di sabato, Lewis ha cercato in tutti i modi di acciuffare la testa della corsa. Era una missione semi-impossibile, nonostante fosse al volante di una Mercedes. Perché lì davanti la vettura gemella sembra quasi invincibile e va a segno tutte le volte che può. E’ il degno rivale di Rosberg nella lotta fratricida per il titolo: adesso deve colmare il distacco in classifica.


Bottas: 9 – Ancora una gara magistrale per il finnico, ormai “esploso” (un po’ come Ricciardo) e consistente con la sua Williams in gran forma motorizzata Mercedes. Firma il terzo podio consecutivo e non dal gradino più basso ma da quello intermedio. La sua estate sta andando davvero alla grande, chi lo fermerà?


Alonso: 9 – L’ennesima gara straordinaria di Fernando, il pilota che riesce a dare di più con i mezzi meno efficaci: una caratteristica non da poco, che potrebbe tranquillamente permettere di contrassegnarlo come il migliore del mondiale (e non da quest’anno, ma da parecchio tempo). La F14-T è un mezzo disastro ma lui non molla, anzi combatte sempre senza arrendersi e di fatto è l’unico valore aggiunto (nonché unica salvezza) di un team che sta conoscendo una crisi molto grave. Se un giorno dovesse stancarsi di questa situazione tecnica di Maranello, nessuno potrà dargli torto. Perché lui da sempre dà il massimo e si vede. Bravo.


Direzione gara: 2 – Inammissibile la condotta del collegio commissari quando la Sauber di Sutil si è girata e intraversata nel bel mezzo del rettifilo principale. Passano decine di secondi senza far uscire una safety car che a quel punto era completamente necessaria per consentire la rimozione della monoposto. Inspiegabile questo blackout decisionale, che è stato pericoloso e che ai più maliziosi ha fatto pensare a un tentativo di non “disturbare” la gara di chi là davanti stava conducendo il gruppo. O sanzioni eccessive per ogni minimo contatto o manovra in pista, oppure questi imbarazzanti silenzi in gara… Ma che succede?


Tribune vuote: 2 – La colpa non la si può (e non la si deve) assolutamente dare al fantastico pubblico di Hockenheim, da sempre appassionato e competente. La responsabilità di tutti quei posti vacanti nelle tribune del Motodrom durante il weekend di gara è da attribuire all’immagine di questa Formula 1 che è stata ormai danneggiata pericolosamente: prezzi improponibili in un momento di difficoltà generale, sound distrutto, battaglie punite ad ogni costo dai commissari, regolamenti tecnici astrusi e una categoria snaturata hanno creato il mix micidiale che rischia di allontanare molti fan da questo sport. E non è un cocktail visto a Hocknheim, ma il lento risultato di tutte le gare viste in questo 2014. Nonostante le sfide scaccia-noia in pista…