Le dichiarazioni provenienti dall'ambiente Renault pesano ultimamente come macigni e le ultime appaiono, a dire il vero, come una resa super anticipata.
In Renault ritengono infatti di non poter portare in pista un motore realmente performante in questa stagione, Red Bull e Toro Rosso sono quindi "avvisati".
In effetti le dichiarazioni Renault arrivano come risposta a quelle di Christian Horner, team principal della Red Bull, che dopo il Gp d'Australia aveva detto di aver visto la Renault "un po' in confusione", tra i guasti delle power unit della Toro Rosso e la mancanza di guidabilità denunciata da tutti i piloti.
Dopo i tre Gp vinti da Ricciardo nel 2014, la Renault sperava di aver dimezzato il deficit prestazionale dalla Mercedes durante l'inverno, ma il costruttore francese adesso si scontra contro una realtà molto diversa.
Cyril Abiteboul, amministratore delegato di Renault F1, ieri ha dichiarato che "Sappiamo che per quest'anno difficilmente avremo un motore vincente, ma per vincere le gare, non conta solo il motore, ma anche l'auto e i piloti"
La Renault infine ha ammesso di aver dovuto seguire molte scorciatoie nel tentativo di accelerare lo sviluppo sotto la costante pressione della Red Bull, ed ora ne sta pagando il prezzo.
"Abbiamo portato avanti un programma di sviluppo aggressivo e in ritardo durante l'inverno, abbiamo dovuto fare la scelta rapida di bypassare alcuni passi importanti nello sviluppo dei motori. Questo significa che alcune delle cose che si dovrebbero fare al banco prova, si finisce per farle in pista. Non è davvero un modo lungimirante, ma è un buon apprendimento per tutti coloro che spingevano per questa strategia. Penso che non sia un segreto che la Red Bull, in particolare, sia molto aggressiva nelle strategie di sviluppo. Cercano di farci applicare nel mondo dei motori quello che si applica nel mondo chassis. Siamo in grado di fare un lavoro migliore dal lato motore, ma non è qualcosa che si può fare in un inverno."