Se ne è parlato sempre di più nel corso degli anni.
Si tratta naturalmente di quelle strutture dove si studia il comportamento delle vetture, di F1 in questo caso, quando sono investite da un flusso d'aria.
Sono queste strutture che consentono di lavorare sulle forme di fondi e appendici in modo da ottenere il massimo carico aerodinamico, possibilmente minimizzando la resistenza all'avanzamento (problema minore, questo, nel caso della formula 1).
La più famosa delle gallerie del vento è quella della Ferrari, caratterizzata da forme esterne molto particolari; oltre che famosa è stata per lungo tempo famigerata visto il tempo necessario per arrivare a regime; ma bisogna dire che i risultati ottenuti con la F2001 per il momento hanno ripagato le attese.
Ultimamente si è fatto un gran parlare delle nuove gallerie del vento di Toyota e McLaren, comprese alcune bufale quale il fatto che queste sarebbero in scala 1:1; ciò non corrisponde al vero in quanto entrambe sono invece in scala 1:2 come quella della Ferrari.
Scala 1:2 significa che in galleria non vanno modelli delle vetture a grandezza reale, ma modelli di dimensioni dimezzate. E' curioso il fatto che la McLaren, miglior vettura per tanti anni dal punto di vista aerodinamico, non ha mai avuto una propria galleria del vento, ma affittava ad ore quella della British Aerospace con qualche puntata in quella della Mercedes (questa sì in scala 1:1, ma con velocità dei flussi limitata alle velocità delle vetture di serie). Ora che la McLaren ha completato la nuova galleria del vento riportiamo i dati che hanno divulgato per dare un'idea di che razza di "mostri" di strutture stiamo parlando.