Adesso viene il Belgio, Gran Premio che potrebbe far divenire Michael Schumacher il pilota che ha vinto di più in Formula 1...
Da dieci giorni circa, Michael Schumacher e la Ferrari si sono laureati nuovamente Campioni del Mondo di Formula 1. Il Gran Premio d’Ungheria corso quest’anno ha rappresentato una vera e propria svolta nella massima categoria automobilistica: il Barone Rosso ha raggiunto quota 51, per quanto riguarda le vittorie, eguagliando il famoso Professore (Alain Prost), e lo ha anche agguantato se consideriamo il numero di mondiali vinti: quattro. Alain e Michael sono gli unici due piloti nella storia della Formula 1 ad aver ottenuto quattro volte lo scettro di re della suddetta categoria. Con la sola differenza che Prost, dopo la quarta iride, andò verso il ritiro dalle corse, mentre al numero 1 della Ferrari restano ancora anni, durante i quali si farà di tutto per rivivere i momenti visti a Suzuka e Sepang l’anno passato, ed a Budapest recentemente. Da adesso, si mira già al 2002, e le novità si fanno vedere sin d’ora: la Ferrari ha, infatti, progettato una soluzione molto interessante e del tutto innovativa, che verrà adottata con ogni probabilità sulla futura monoposto: motore e cambio fusi in un’unica struttura. Per certi aspetti si tratta di un’idea abbastanza rischiosa, perché, per varie ragioni tecniche, un eventuale problema al propulsore potrebbe compromettere la salute della scatola del cambio. Ma se si osservano i vantaggi, si è disposti a correre qualche rischio, che comunque scomparirà man mano che si affineranno gli studi su tale soluzione. I pro di questo progetto riguardano la stabilità della vettura, che, essendo internamente ripartita in minori elementi (per via dell’unione di motore e cambio), soffrirebbe molto di meno le vibrazioni così pericolose e così temute, esattamente quelle che portano al ritiro ed all’assenza di stabilità. A quanto pare anche il volante della monoposto rossa dell’anno venturo sarà modificato. Di certo, tra tutte le varie scuderie, la casa di Maranello affronta il resto della stagione essenzialmente con due obiettivi: portare Rubens Barrichello in seconda posizione nella classifica iridata, cioè dietro a Michael, e testare le varie nuove soluzioni che saranno adottate per la monoposto della stagione successiva. Infatti in Ferrari si gode di un grande vantaggio: non essendo più possibile girare né a novembre, né a dicembre, ma solo a partire dal nuovo anno, la Fia ha limitato moltissimo la possibilità di provare le vetture ibride, cioè con il telaio della stagione appena conclusa, ma con motore e soluzioni, aerodinamiche e non, appartenenti al progetto della macchina successiva. Ciò significa che, essendosi i giochi mondiali chiusi con quattro gare d’anticipo, a Maranello potrebbero prendere qualche rischio adesso che si è vinto tutto, e testare addirittura in gara le soluzioni che verranno adottate nel 2002. Si tratta di un vantaggio enorme, nel confronto con le altre scuderie. Adesso viene il Belgio, Spa Francorchamps, pista molto gradita dai piloti, per via della sua varietà, in quanto comprende tutte le difficoltà che un ottimo driver deve saper fronteggiare. Ogni punto del suddetto circuito presenta caratteristiche diverse, e la preparazione dell’assetto della monoposto è altrettanto difficile. Ci si prepara sempre alla pioggia tra le Ardenne, in quanto lì è molto frequente che vi siano improvvisi acquazzoni. Qui Michael Schumacher debuttò nel 1991, dieci anni fa, per essere esatti, e qui, l’anno dopo, nel 1992, vinse la sua prima gara. Spa è qualcosa di molto speciale per il tedesco, anche perché domenica potrebbe divenire il pilota che ha vinto più gare in Formula 1. Ed un risultato del genere non farebbe che confermare le super-prestazioni della Ferrari del 2001.
Le posizioni della scorsa edizione:
1- Mika Hakkinen (McLaren) 44 giri pari a 306,592 km in 1h28’14’’494
2- Michael Schumacher (Ferrari)
3- Ralf Schumacher (Williams)
4- David Coulthard (McLaren)
5- Jenson Button (Williams)
6- Heinz Harald Frentzen (Jordan)