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18/11/2017 07:36:48

Brawn: tratteremo sulle regole per mantenere Ferrari in F1


News di Daniele Muscarella

Passano gli anni, cambiano gli interpreti, cambiano le regole da approvare, ma lo svolgimento è sempre lo stesso.
Sto parlando della discussione del regolamento tecnico per il futuro della Formula uno.

I protagonisti sono sempre la Ferrari da una parte, e la FIA e FOM dall’altra.
Inizialmente FIA e FOM, propongono delle regole, che però Ferrari puntualmente non gradisce, e minaccia di abbandonare la F1.
Come conclusione, si arriva sempre ad approvare delle regole di compromesso tra l’Idea di Ferrari e la proposta iniziale.

Anche nel passato, molte volte Luca Cordero di Montezemolo aveva minacciato il ritiro dal Circus, ma alla fine ciò non è mai accaduto e la Rossa ha sempre trovato una mediazione sui regolamenti tecnici, ed è sempre rimasta nel Circus.

La questione è tornata di attualità, dopo le parole di Sergio Marchionne, contrarie alla proposta dei regolamenti futuri, e di apertura ad un possibile abbandono della F1.

Prontamente però sono arrivate le parole di Ross Brawn, per smorzare le polemiche e ad aprire a delle trattative:

“Sappiamo molto bene che la Ferrari è una parte molto importante della Formula 1, una realtà che conosco bene avendoci lavorato 10 anni. Il nostro compito sarà quello di trovare soluzioni che ci permettano di non perdere la Ferrari, e penso che ci riusciremo. Forse avremmo potuto presentare le regole in modo diverso, al fine di evitare degli aspetti conflittuali, forse mi sono espresso più come ingegnere che come diplomatico”.

Infatti gli uomini di Liberty Media sanno perfettamente che perdere la Ferrari vorrebbe dire la fine per il loro business, o almeno un calo verticale degli introiti, e dunque una grave crisi per questo sport.

L’ex DT di Maranello ha proseguito parlando della proposta di standardizzare alcune componenti per tutte le monoposto:

“Riconosco l’importanza di poter mantenere l’impronta di un motore Ferrari, a Maranello devono poter dire ‘questo è il nostro motore’, e sono concorde sulla necessità di non creare problemi su questo fronte.
Dobbiamo trovare una soluzione che accontenti anche le necessità di Sergio, e sarà importante capire quali sono le tecnologie che in Ferrari vogliono mantenere prioritarie, anche per il passaggio sulla produzione di serie. Non credo che le nostre proposte abbiano attraversato questa linea di confine, ma ci incontreremo, ne parleremo, e troveremo una soluzione che accontenti entrambe le parti”.


Fattore importante per la casa Italiana, sia per orgoglio che per la grande tradizione, ma soprattutto per i grandi investimenti economici che la Rossa fa sul fronte motoristico.
Fattore fondamentale per la produzione di serie, dove Ferrari introduce sempre tecnologie testate in Formula Uno, e quindi standardizzare delle componenti significherebbe un brutto colpo per il reparto stradale Ferrari.

Infine Ross Brawn ha concluso parlando della situazione attuale sul regolamento delle Power Unit:

“Il motore attuale è molto costoso, non fa il rumore che vorremmo, e sta contribuendo a creare una farsa con il sistema di penalità, in più con l’attuale regolamento non c’è nessun nuovo costruttore interessato ad entrare in Formula 1.
Anzi, il rischio è che qualcuno tra coloro che sono attualmente presenti possa decidere di abbandonare, quindi dobbiamo cambiare. Siamo disponibili ad ascoltare eventuali proposte, purché siano indirizzate verso un sistema più economico e più attraente per il pubblico”


Molti problemi da risolvere dunque, che sono nati con delle regole per proiettare la F1 nel futuro (sistema ibrido), ma che stanno avendo solamente l’ effetto di allontanare il pubblico, e facendo allontanare anche i costruttori per gli enormi investimenti, senza grande ritorno per quanto riguarda la produzione di serie.

I prossimi mesi diranno come evolverà questa situazione di stallo dal punto di vista politico, ma certamente la Ferrari non lascerà la Formula Uno, e come insegna la storia, recente e non, si arriverà ad un compromesso per deliberare delle normative meno estreme di quelle proposte inizialmente, e migliori per il bene e per il futuro dello sport.