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27/03/2018 19:48:28

Alonso, la Mclaren sta tornando, lotteremo con Red Bull


News di Alessio Ciancola

È stata l'alba del Mondiale di F1 2018, la gara che è andata in scena Domenica mattina all'Albert Park di Melbourne.

L'alba per tutte le squadre che iniziano la stagione con obiettivi differenti, frutto delle passate stagioni e del loro potenziale tecnico economico.

L'alba più bella, Domenica, è stata per la McLaren, che era reduce da tre annate infernali con la Power Unit Honda, costellate di ritiri e poca potenza dell'unità motrice.

Alba Australiana, che ha riportato il team Mclaren nelle zone medio-alte della classifica, che grazie alla Power Unit Renault, può finalmente portare a termine delle gare, e massimizzare gli sforzi tecnici allo sviluppo del telaio.

Galvanizzato da questa ritrovata stabilità, Fernando Alonso potrà iniziare a guardare con un velato ottimismo il suo avvenire, e lo ha fatto già nelle dichiarazioni del dopo gara a Melbourne.

Nella prima domanda, Fermando si è focalizzato ad analizzare la sua gara:

"E' stata una bella gara, in qualifica avevamo già avuto il sollievo di vedere che eravamo competitivi e in gara ce n'è stato un altro. Oggi siamo in grado di giocarcela con altre auto combattendo ruota a ruota, non come gli anni scorsi che ci mancava potenza".

Gara chiusa al 5° posto, dallo Spagnolo, che ha colto ogni occasione, come il testacoda di Max Verstappen, la partenza atterrata di Valtteri Bottas e il doppio ritiro delle Haas. Mclaren, che dopo tre anni può tornare a portate a termine le gare, e contare su una potenza decente, rispetto alla Power Unit Nipponica.

L'Asturiano ha proseguito parlando delle difficoltà tecniche accusate dal team di Woking nelle scorse tre stagioni:

"Non ho mai perduto grinta o speranza, il problema era che proprio non potevamo lottare per qualcosa di importante, ma solo per punticini e senza avere la posizione per approfittare di eventuali problemi di chi ci precedeva. Sono opportunità che ci meritiamo".

Una stoccata pesante al colosso Giapponese, che dal 2015 al 2017, non ha mai garantito potenza e velocità alla Mclaren, tanto da portare Fernando a paragonare il motore della sua McLaren ad un motore di GP2, da qui il famosissimo team radio "Gp2 Engine!", nel corso del GP del Giappone del 2015.

Non solo le scarse prestazioni, ma anche una scadentw affidabilità, che relegava i due alfieri del team Ingelse a partire dal fondo a causa delle penalità da scontare per le componenti delle PU sostituire.

Il pilota numero 14, aggiunge un commento sulla lotta con la Red Bull di Max Verstappen negli ultimi giri della gara Australiana:

"Negli ultimi 20 giri mi sono dovuto difendere da Verstappen, non ho sofferto più di tanto e questa è la cosa positiva. Ma credo anche che abbiamo un potenziale ancora nascosto da giocarci. Arriveranno degli aggiornamenti di telaio e motore per le prossime gare. Per ora le sensazioni sono ottime, abbiamo due auto a punti alla prima gara, ma c'è ancora tantissima strada davanti a noi".

Difesa non troppo difficoltosa, che è un segnale estremamente positivo per la Mclaren, che ora può vantare un motore performante, ma anche di un buon telaio, capace di consentire al due volte Campione del Mondo di tenere a bada la RB14 di Verstappen, cbe ha si stesso propulsore, ma un telaio etichettato da tutti come il migliore di tutti quelli del paddock.

La squadra diretta da Eric Boullier, che da ora non potrà che migliorare, spremendo cavalli dal motore, lievemente depotenziato a causa dei probemi agli scarichi, e che potrà sfruttare la mente di Peter Prodromou, ex delfino di Adrian Newey, per sviluppare l'aerodinamica.

Nando ha concluso, sbilancindosi sugli obiettivi futuri del suo team, forse fin troppo ottimistici:

"Il pacchetto McLaren-Renault è molto forte, poi quando avremo le novità lo saremo ancora di più. Adesso andiamo in Bahrain con grande carica, il nostro obiettivo è lottare con i primi tre team, il prossimo sarà quindi la Red Bull".

Sviluppo e progressione continua, che a lungo termine porterà a lottare con i top team, ma che per il momento è un'utopia, e che realisticamente non potrà realizzarsi prima dell'inizio del prossimo anno, visto che il gap sei top 3, rispetto al resto della griglia è molto ampio, e che la Mclaren potrà si migliorare, e dovrà farlo motlo più celermente degli altri, i quali certamente non staranno a guardare.