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28/02/2002

Prospettive Mondiali n. 0/2002 - Che mondiale sarà


Articolo di Rombo Formula1.it
Riuscirà la Ferrari a vincere per il quarto anno consecutivo il campionato mondiale costruttori? Riuscirà Schumacher...

Riuscirà la Ferrari a vincere per il quarto anno consecutivo il campionato mondiale costruttori? Riuscirà Schumacher a vincere il quinto titolo mondiale, oppure dovrà cedere lo scettro a qualcun altro, per esempio Williams o McLaren? Questa stagione sarà in realtà molto competitiva e potrebbe rivelarsi l'anno della battaglia per la supremaiza tra i tre Top Teams che, in definitiva, hanno dominato negli ultimi venti anni la Formula Uno.

Prima di guardare alle prospettive di stagione occorre tenere conto di tre elementi: gomme, aerodinamica e motori.

Le gomme sono importanti nel capire come andrà la stagione perchè la Michelin ha ottenuto un risultato enorme l'anno scorso vincendo ben quattro gran premi. Gomme, quelle Michelin, che hanno un comportamento caratteristico: velocissime per i primi due-tre giri, poi in netto degrado per alcuni giri e poi in recupero stabile fino alla fine. C'è da chiedersi se le gomme francesi rappresenteranno un vantaggio competitivo rispetto alle Bridgestone, proprio temendo ciò la Ferrari ha intensificato i rapporti con la Casa giapponese.

Interessanti e importanti le nuove caratteristiche dell'aerodinamica: il regolamento consente di adottare una forma a cucchaio per l'ala anteriore, una forma in cui la parte centrale del "baffo" anteriore è posta più in basso, in modo da aumentare il carico che crea rendendo di contro la vettura più sensibile. Già l'anno scorso c'era stato un progresso in questa direzione e l'inverno ha portato studi e migliorie; sul posteriore si sono visti caminetti - e si continueranno a vedere - e la Ferrari in particolare ha realizzato una interessante soluzione per lo smaltimento dei gas caldi esausti.

I motori sono stati migliorati; non cambiando le regole, il lavoro è stato fatto sulla corretta angolazione dei banchi di cilindri, cosa fondamentale in un motore in cui i cilindri sono disposti a "V". La Ferrari ad esempio ha riformulato il motore con un angolo di 90 rendendolo più ampio e più basso. Non è l'angolo più ampio, si sostiene che la Renault abbia solo leggermente ristretto l'angolo di 111 dell'anno scorso. La maggior parte - e tutti i top teams - però hanno un motore con angolo di 90. C'è un vantaggio nell'avere un angolo più ampio: un baricentro più basso; lo svantaggio sta però nella forma della "coca cola" che viene limitata dalla larghezza del complesso motore e dal fatto che si inducono, in presenza di angoli molto accentuati, vibrazioni - gli angoli a 72 e 90 gradi sembrano ottimali.

Tutto ciò premesso parliamo dei teams.

La Ferrari si trova nella posizione difficile di chi ha vinto per due anni consecutivi un titolo mondiale; già solo restare a tale livello sarebbe un risultato storico, che evidenzierebbe una manifesta superiorità della Rossa. La Ferrari può proporre, con la F2002, una sfida doppia perchè può contare (almeno fino al 2004) sulla stabilità del team e proporsi prima con la F2001 modificata e poi con una vettura ricca di soluzioni tecnologiche assolutamente innovative, che se avessero successo indurrebbero non indifferenti cambiamenti porgettuali. Dal punto di vista tecnico, in realtà, la Ferrari punta a garantirsi il massimo dell'affidabilità e sarebbe un colpo terribile per molti teams vedere la Ferrari davanti con la vettura vecchia modificata; i problemi della F2002 sono nel retrotreno e nel cambio che è rivoluzionario.
A separare Michael Schumacher dal quinto titolo mondiale (terzo consecutivo) potrebbe essere ben poco. in Se la Ferrari ha deciso per una soluzione tecnica innovativa è perchè a Maranello hanno i mezzi tecnici per riuscire. Alcuni dicono che al Tedesco possa mancare improvvisamente la motivazione. Personalmente penso che quel giorno sia alquanto lontano. Schumacher trionferà quest'anno, anche se sarà più difficile dell'anno scorso; il ritiro è lontano, e se dovesse accadere che la F1 esprime un nuovo giovane talento (Massa? Io non oso dirlo perchè ho paura che si bruci, ma sinceramente lo spero) il Maestro potrebbe prenderlo in considerazione come erede. Io auguro ad entrambi che questo accada, ma è troppo presto per dare giudizi. Diverso il discorso da fare per il suo compagno di squadra. Rubens Barrichello è un bravissimo pilota ma ha un grosso problema: viene giudicato in relazione a uno dei più grandi piloti di tutti i tempi. E' ovvio che ne esca malconcio. In realtà in Germania nel 2000 ha fatto vedere bene che ha talento, intelligenza, sa essere al posto giusto nel momento giusto (e se Rubens non avesse vinto a Hockenheim nel 2000 la Ferrari probabilmente non avrebbe vinto il titolo mondiale).

La McLaren ha vissuto un bruttissimo 2001; questo per via della defezione di Mika Hakkinen (sì, si è preso un "anno sabbatico", ma credete che tornerà? Io no), ha rischiato di perdere Adrian Newey - a beneficio della Jaguar - e questo potrebbe essere l'anno della riscossa per Ron Dennis, anche perchè la MP4/17 nei test si è dimostrata una vettura molto competitiva. Il problema reale è dato dalle difficoltà manageriali i cui strascichi possono essere arrivati fino al 2002 e dai piloti. Il nuovo motore - che ha un angolo più ampio - richiede scarichi a periscopio più corti. Quanto ai piloti, David Coulthard non ha oggi Mika Hakkinen a fare da uomo di punta in McLaren , per cui teoricamente la prima guida dovrebbe essere lo scozzese; prepariamoci però a una lotta di lunghi coltelli perchè anche Kimi Raikkonen scalpita.Il finlandese è un pilota molto veloce e questo ha creato aspettative che sono notevoli, considerato che guida per un team di così alto profilo; la sua stagione sarà sicuramente difficile, dovendo dimostrare che è un pilota capace e vincente. Tuttavia in ogni caso occorre che la MP4/17 si dimostri estremamente affidabile e performante, anche perchè ogni punto potrebbe essere prezioso (tanto per la McLaren o la Williams quanto per la Ferrari).

La Williams tiene un profilo basso, ma potrebbe rivelarsi il più serio avversario per la Ferrari; il 2002 potrebbe rivelarsi l'anno buono per un titolo mondiale stanti anche i costanti miglioramenti che Juan Pablo Montoya ha mostrato nel corso della sua prima stagione. I fondamentali elementi del successo ci sono, a partire dalle persone, cioè Sir Frank Williams, Patrick Head e, a questo punto, Gerhard Berger. Ma la Williams non dirà mai di essere pronta. Il motore BMW è probabilmente il migliore in assoluto, in realtà la ragione per cui non ha avuto tutto il successo che meritava nel 2001 è stata il fatto che fosse poco efficiente dal punto di vista aerodinamico su circuiti medio-veloci ad alto carico aerodinamico. La questione in Williams è sapere se lo sfidante è il fratello di Schumacher oppure Juan Pablo Montoya. Anche qui la lotta sarà durissima.
Tutti si chiedono se Ralf Schumacher ha le capacità per vincere un campionato del mondo; in realtà, a parte il fratello, il suo più temibile avversario sarà il suo compagno di squadra. La questione è fondamentalmente di forza mentale - quell'energia interiore che occorre mantenere a lungo e tutti i giorni, anche nella vita, per riuscire ad arrivare ai propri obiettivi. Juan Pablo Montoya ambisce a vincere il titolo - e sottrarlo dalle mani di Schumacher - e se il team e la vettura lo aiutano potrebbe concretizzare questo obiettivo, anche se non penso che questo già accadrà quest'anno.

La Sauber si propone come quarta forza; dispone del retrotreno e del motore Ferrari 2001, e questo fa sì che potrebbe occasionalmente ottenere dei buoni risultati e soprattutto Peter Sauber - che ne è il proprietario - potrebbe aver scoperto un nuovo talento: Felipe Massa. Tutti, me compreso, si aspettano belle cose da qusto ragazzo di talento, che si è rivelato velocissimo, e che ha ora un'opportunità enorme e davanti a sì potrebbe avere un futuro grandissimo. Ma deve controllare i suoi istinti e fare esperienza. Se farà questo, e io spero che lo faccia, lascerà già quest'anno il segno. Di sicuro ha grossi stimoli a partire dal suo compagno di squadra, Nick Heidfeld, che è veloce e affamato di risultati.

La Jordan deve recuperare il proprio standing; questo potrebbe ottenersi attraverso la ri-assunzione di Giancarlo Fisichella, ma la EJ12 necessita di lavoro di sviluppo. Personalmente ho una grande stima per Giancarlo, che credo non abbia mai avuto veramente una vettura all'altezza del suo potenziale. Il rischio, per il simpatico romano, è di disperdere il suo talento nell'anonimato del centroclassifica, quando meriterebbe di più e di meglio. Dal canto suo Takuma Sato è un altro pilota di talento; è stato voluto dalla Honda, che lo appoggia, e occorre vedere come si comporterà - in F3 ha fatto molto bene.

La BAR ha perso Craig Pollock; il suo posto è stato preso da David Richards, con la speranza di soddisfare le aspettative che il team aveva al suo debutto nel 1999. Attese mai soddisfatte, del resto, tant'è che le speranze per il futuro puntano essenzialmente sul nuovo motore Honda. Jacques Villeneuve ha un atteggiamento attendista nei confronti del team, avendo poche possibilità di vittoria e dovendo recuperare. Olivier Panis è molto stimato dalla BAR perchè è un pilota di basso profilo e di alte capacità di collaudatore. Potrebbe essere l'ultimo anno per lui in F1, avendo raggiunto i 35 anni.

La Renault, che ha una gloriosa tradizione alle spalle, vuole ritornare allo smalto dei tempi migliori riprendendo in mano il team che è stato Benetton. Sarà difficile per Briatore però riconquistare il titolo non avendo nè Schumacher nè Brawn. Certo, per Jarno Trulli la Renault è una grande occasione, perchè restare in Renault, se la Casa francese iniziasse un percorso di crescita, potrebbe diventare un serio contendente per il titolo; a patto, però, che diventi un pilota costante ed efficace e che sia capace di sfruttare al meglio le risorse che il team gli metterà a disposizione. E' lo stesso problema che ha in realtà Jenson Button.

E... la Jaguar? Il team angloamericano è in mezzo alla tempesta, dopo non essere riuscita a ingaggiare Adrian Newey, dopo aver perso Steve Nichols e Bobby Rahal. Ora Lauda - che è il nuovo capo della Jaguar - ha trovato un direttore tecnico sostituto in Guenther Steiner; Steve Nichols è stato licenziato a causa del pessimo disegno dell'ala anteriore, e la stagione che si prospetta sarà molto pesante. Buone notizie possono venire dal fatto che il baricentro del motore Cosworth è stato migliorato e i nuovi sponsor sono particolarmente preziosi in questo clima di instabilità. Però vogliono risultati. Le prospettive per Eddie Irvine non sono buone, perchè deve raddrizzare una stagione che è partita malissimo - e non per causa sua. C'è da domandarsi quanta motivazione gli sia rimasta dopo essere passato dalla Ferrari a un team come Jaguar che non è mai stato all'altezza delle attese iniziali. Più sopportabile forse la situazione per Pedro De La Rosa che non ha mai guidato una vettura vincente.

Poco da dire per la Arrows, che è uno dei teams che deve lottare finanziariamente specie considerando che è indebitato per $700.000 con Pedro Diniz ed è in causa con Jos Verstappen. Heinz-Herald Frentzen sta imboccando la sua parabola discendente in Formula uno, a meno che la sua grinta e motivazione non dimostrino che hanno commesso un gravissimo errore. Enrique Bernoldi sta un altro anno alla Arrows e in caso di buoni risultati potrebbe mostrare un profilo più elevato.

Chi non vuole bene alla Minardi? La Minardi è la seconda squadra di tutti, perchè hanno pochi mezzi ma si danno molto da fare, e stanno migliorando - almeno è questo che dimostrano i test. La realtà è dura, perchè Alex Yoong deve il suo sediolo ai soldi che porta al team piuttosto che al suo talento; farà quello che può. Più talentuoso invece Mark Webber.

Da ultimo la grande debuttante: la Toyota, che non si fa illusioni rispetto all'enorme compito che l'aspetta; la nuova vettura è lenta, ha un disegno molto convenzionale, ma è un buon inizio. Mika Salo sembra la persona giusta per curare lo sviluppo di questa vettura, e Allan McNish esordirà in questa stagione.

E ora, signori, accendete i motori e fateci vedere cosa sapete fare.

Goletto Piero Giuseppe