Leggi l'articolo completo su formula1.it

08/02/2022 10:15:00

Come mi sentirei al posto di Hamilton? Difficile dirlo, ma il Mondiale doveva decidersi molto prima


News di Giuseppe Canetti

Max Verstappen, Campione del Mondo di Formula 1, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni del The Guardian. Il classe 1997 olandese della Red Bull ha toccato davvero tanti argomenti. Ve ne proponiamo qualcuno.

Le parole di Max Verstappen

Sul concitato finale ad Abu Dhabi

"Cosa mi passava per la testa? Ero tipo: ‘Ho bisogno di sorpassarlo. C'è solo un'opzione qui. Non finirò secondo. Ho cercato di stare sul pezzo nel momento della ripartenza. Ed ha funzionato tutto bene fino a quando non ho tagliato il traguardo e ho iniziato a sentire i crampi alla gamba. È una delle cose più dolorose che possono succedere dopo che sei andato a tutto gas per molto tempo. Senti il ​​muscolo contrarsi e diventare come una pallina da tennis. Certo l'adrenalina aiuta perché, se dovesse succedere mentre stai solo camminando, non potresti muoverti. Sarebbe impossibile. In quel momento non c'era alcuna opzione; Dovevo. Quindi ho tenuto il gas aperto e ho sentito la mia gamba che mi faceva sempre più male. Per fortuna è arrivata la curva cinque e sono andato per il sorpasso. Avevo tipo tre secondi di accelerazione, poi i due rettilinei molto lunghi. E nel secondo in cui Lewis si è riavvicinato, ho potuto sentire il mio piede vibrare. Non riuscivo a controllarlo perché il muscolo aveva uno spasmo. Il mio piede sull'ultimo settore era così…completamente fatto. Ancora un giro e non avrei potuto finire la gara in quel modo. I livelli di stress erano così alti nell'ultimo giro che probabilmente il mio corpo non avrebbe retto. Ma non puoi arrenderti in tali circostanze".

Sul sorpasso ad Hamilton nell'ultimo giro ad Abu Dhabi

"Sapevo di avere più grip, quindi ero tipo: 'Lo sorprenderò in quella curva'. Anche mio padre (Jos Verstappen, ndr) non si aspettava che lo facessi lì. Questo genere di cose fa la differenza".

Il commento sulla vittoria

"Non potevo crederci, soprattutto dopo l'intera gara quando sembrava che tutto andasse nel verso contrario. Improvvisamente le tue emozioni completamente. Pazzesco. È ciò per cui abbiamo lavorato tutta la mia vita. È sempre stato il mio sogno. Una volta superato il limite, ti rendi conto che finalmente ce l'hai. Sono saltato fuori dall'auto e tutti i meccanici e mio padre stavano correndo verso di me".

Sulla reazione del padre alla sua vittoria

"Pensavo potesse morire perché sembrava che stesse per avere un infarto. Era così pallido, era incredibile. Il suo colore della pelle non era decisamente normale. Cosa ci siamo detti? 'Ce l'abbiamo fatta!'".

Su Hamilton

"Cosa mi ha detto dopo la gara? L'ho visto solo velocemente, quando ci siamo tolti i caschi, e penso che fossero 'Congratulazioni, amico'. Non so nemmeno più le parole. Ma è stato gentile da parte sua, ovviamente. Se fosse capitato a me quello che è capitato a lui? Per me è difficile immaginarmi in quella situazione, perché non sono un sette volte campione del mondo. Se fossi già un sette volte campione del mondo immagino farebbe un po' meno male. Se stessi lottando per il mio primo, conducendo fino in fondo, controllandolo fino in fondo e poi perdendolo all'ultimo giro, sarebbe molto più doloroso che averne già sette in tasca. Il record di Schumacher? Sì, ma guarda indietro ai sette che hai. Non penso che sia così male, vero?"

Sulle polemiche relative ad Abu Dhabi

"Non possono fare nulla. Vittoria offuscata? No, affatto. Ho condotto un'ottima stagione e penso di aver meritato il titolo. Anch'io sono stato davvero sfortunato. La gente ricorda sempre l'ultima gara ma, se si guarda a tutta la stagione, il campionato avrebbe dovuto decidersi molto prima".