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08/03/2022 16:20:00

Horner duro contro Mercedes: Ciò che hanno fatto a Masi è paragonabile al bullismo


News di Marco Sassara

Ovviamente sappiamo tutti le vicende che legano Red Bull, Mercedes, Michael Masi e la stagione 2021 di Formula1. È opinione comune ritenere che molte delle "colpe" del direttore di gara, per le errate scelte prese nel corso dell’intero mondiale e in particolar modo nell’ultima gara ad Abu Dhabi, siano derivate soprattutto da un’elevata pressione imposta dai team principal delle due squadre che si sono contese il titolo fino a Yas Marina.

Entrambi, nonostante gli inviti a non intervenire nel bel mezzo di un Gp, non perdevano tempo a chiamare Masi per metterlo al corrente di quello che era il loro pensiero e della decisione che sarebbe stato più opportuno prendere il quella determinata situazione.

Masi vittima di bullismo

Chi ha voluto esprime un proprio parere in merito a questo comportamento è proprio una delle parti, Christian Horner, che nel corso di un’intervista rilasciata a ‘BBC Sport’ ha commentato: “Quello che dobbiamo fare è porci questa domanda. È stato giusto licenziare Masi per la pressione esercitata da una squadra rivale? Secondo me no. Si è trattato di un atteggiamento passivamente aggressivo, equivalente al bullismo” ha affermato critico all'indirizzo della Mercedes. 

"Michael ha sicuramente commesso degli errori, ma bisogna guardare agli strumenti in suo possesso in quel preciso momento ha proseguito il team principal Red Bull. "Non si può semplicemente dare la colpa a Michael. Non è giusto. Anche se molti dei sui errori sono andati contro di noi, credo che si sarebbe dovuto tenere conto della pressione a cui è stato sottoposto.”

Specialmente dopo l'ultima gara della stagione, il direttore di garaÈ stato vittima di trolling, ha ricevuto abusi online e minacce di morte, sia alla sua persona che alla sua famiglia. Questo è imperdonabile. Non ha nulla a che fare con lo sport. Questo è bullismo. Una cosa che non accetterei mai all’interno della nostra organizzazione" ha sentenziato Horner rivolgendosi questa volta anche al comportamento tenuto dalle persone che hanno attaccato Masi via social.

"Ho deciso di parlare con Michael" rivela il manager britannico, "perché sentivo che aveva perso qualsiasi tipo di supporto. Era stato lasciato lì ad aspettare l’esito mentre al di fuori avveniva una campagna passivo aggressiva contro di lui.” Se qualcuno si stesse chiedendo le ragioni di un tale fervore nella difesa dell’ex direttore di gara, Horner, in chiusura, gli risponde così: “Difenderò sempre tutte le vittime di bullismo. E' un tipo di comportamento che non deve essere assolutamente tollerato”.

Foto: Red Bull