La recente decisione FIA ha stabilito che la vittoria in Brasile è andata a Fisichella, prima volta per lui. In tre gare abbiamo avuto tre vincitori diversi e tre poleman altrettanto differenti. Anche le classifiche dell’ordine di arrivo sono state eterogenee, e se l’intenzione era quella di mescolare le carte, i nuovi regolamenti ci sono riusciti alla grande, almeno finora.

Leader del mondiale piloti è Räikkönen, già lontano con 24 punti; dietro di lui ci sono Coulthard (15 punti), seguito da un sorprendente Alonso (14). Fisichella ne ha 10; Trulli 9; M. Schumacher, Montoya e Barrichello 8 a testa, in una situazione di parità; dietro, altri due tedeschi, con Frentzen a 7 e R. Schumacher a 6. Ultime posizioni per Villeneuve con 3 punti, seguito a sua volta da Webber e Button a quota 2; infine Heidfeld con 1 punto.

Nel mondiale costruttori ci sono altre sorprendenti novità: la McLaren è a quota 39, staccata dagli altri; subito dopo viene la strabiliante Renault con 23 punti; terzo posto per la Ferrari, ancora a 16 (non basterebbe nemmeno una doppietta a Imola per aggiustare in modo decisivo le cose, segno che c’è abbastanza da lavorare); la Williams è a quota 14, seguita dalla Jordan, fresca di vittoria in Brasile con i 10 punti di Giancarlo Fisichella. Sauber 8 punti; BAR 5; Jaguar 2.