Domenica da dimenticare all’interno del box Red Bull, costretta a ritirare entrambe le vetture dal Gp d’apertura della stagione in Bahrain a pochi minuti dall’arrivo. Abbiamo già avuto modo di prendere atto di tutta la frustrazione di Max Verstappen per il mancato risultato. L’olandese, a fine gara, non c’è andato certo per il sottile (qui le sue dichiarazioni), ma comunque non si trattava certo della prima volta ieri.

Il fatto

Il pilota alla guida della RB18 N.1 aveva già avuto modo di lamentarsi apertamente con il team durante la gara. Trovarsi alla guida di una vettura non perfetta a causa di problemi al volante e difficoltà nella gestione delle temperature dei freni non dev’esser stato facile per lui.

Soprattutto nelle battute iniziali, quando dopo il secondo pit stop, resosi conto di non avere chance di attaccare Leclerc, aveva così esordito in radio: “Sono due volte che cerco di non forzare troppo nel giro d’uscita, ma se lo avessi fatto adesso sarei in testa. Non ditemi di farlo di nuovo!”

La spiegazione dell'olandese

Parole dure che più tardi, secondo quanto riportato da ‘GpFans.com’, ha commentato: “Ero decisamente arrabbiato prima. In macchina non riesco a trattenermi, dico sempre quello che penso e non ero soddisfatto del lavoro che stavamo facendo, a partire dal feeling che avevo in macchina fino alla strategia."

"Le mie parole non erano necessariamente rivolte all’indirizzo di GP (Giampiero Lambiase, ingegnere di pista del campione del mondo in carica). Ho un ottimo rapporto con lui, ma in quel momento era l’unico con cui potevo parlare. Ci sono molte cose che dobbiamo analizzare” ha chiosato Verstappen mettendo un punto definitivo a quanto accaduto a Sakhir.

Foto: Red Bull Racing