La seconda sessione di prove libere inizia in ritardo, alle 18:15 a causa di una riunione straordinaria indetta da Stefano Domenicali (CEO della Formula1). La causa sono degli attacchi missilistici registratisi, non solo domenica come vi avevamo riportato in settimana (leggi qui), ma anche nella giornata odierna a 20 km dal circuito.Gli obiettivi sono delle basi petrolifere Aramco.
Per il momento sembrano esserci i presupposti per correre, ma per le 20:00 italiane è stata indetta un'ulteriore riunione per discutere ancora assieme a team e piloti della drammatica situazione. Riunione che si sta tenendo dunque in questi istanti. Successivamente anche i piloti hanno indetto un meeting straordinario della GPDA per discutere degli eventi in separata sede.
La situazione è drammatica e ovviamente preoccupante. La Formula1, tramite una nota ufficiale, ha rassicurato tutti sulla sicurezza dell'impianto, ma è ovvio che gli attacchi abbiano scatenato delle preoccupazioni all'interno del Paddock. Per farvi comprendere la vicinanza della base Aramco al circuito basta risalire alle PL1 quando Verstappen, ha esordito in radio, dicendo di avvertire un forte odore di bruciato ed era preoccupato per l'affidabilità della sua monoposto. Ovviamente non si trattava della RB18, ma di quanto stava accadendo a pochi km di distanza.
Va detto per informazione che gli attacchi, fortunatamente, non hanno causato feriti. Il che di per sé è sempre una buona notizia. Questo almeno secondo quanto raccolto da 'Sky Sport F1' durante la diretta delle sessioni di libere.
A causa delle varie riunioni, per la serata odierna sono state annullate tutti gli incontri dei piloti con i media. I piloti torneranno a rilasciare delle dichiarazioni soltanto nella giornata di domani.
Foto: Twitter