Sono le 17:30 a Miami quando inizia la seconda sessione di prove libere. Queste le condizioni meteo con temperature più basse rispetto a qualche ora fa: 33°C ambiente, 43°C asfalto e 57% d'umidità.
Il pomeriggio inizia in salita per Verstappen. L'olandese resta ai box con la vettura sui cavalletti. I meccanici devono ultimare le operazioni per sostitiure la trasmissione: cambio precauzionale dovuto all'eccessivo riscaldamento patito nel corso delle PL1.
I minuti scorrono frenetici. I piloti sono in pista a simulare la qualifica sulle gomme Medie. La Ferrari mostra un buon ritmo, con Sainz e Leclerc a lottare per la miglior prestazione con Perez. Ma poi intorno alle 23:50 avviene l'errore. Un altro. Carlos Sainz perde il controllo della vettura in curva-14, si gira ed impatta contro le barriere. Bandiera rossa, con la giornata che termina qu per lo spagnolo. Questa la classifica. Un peccato davvero per lo spagnolo (fonte: Twitter, F1)
Intorno alla mezzanotte riprende la sessione. Si montano gomme Soft. Verstappen va in pista, ma prtroppo per lui è costretto a rientrare subito ai box. Problema all'idroguida e anomalia al brake by wire che comporta un principio d'incendio ai freni della sua monoposto. La sua sessione finisce qui.
Gli altri escono su Soft. Russell riesce a spuntarla su Leclerc, nonostante sia ricomparso un po' il fenomeno del porpoising. Charles però è molto vicino, come sono vicini anche Perez e Hamilton. Poco più di due decimi racchiudono i primi 4 piloti.
Purtroppo quando arriva il momento delle simulazioni di passo gara, si assiste ad una seconda bandiera rossa (Latifi fermo a bordo pista per problemi) che lascerà ai piloti soltanto nove minuti per le proprie valutazioni. In questo caso a spuntarla è Leclerc, molto veloce e costante. Mercedes e Red Bull sono però vicine. Sarà una bella a sfida a tre questo weekend se il quadro visto oggi dovesse confermarsi anche domani.
Bottas l'altro pilota a restare ai box assieme a Verstappen per tutta la sessione: l'Alfa Romeo necessitava di più tempo per riparare i danni causati nell'impatto avuto nel corso delle FP1.
Foto: Twitter, F1