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08/05/2022 17:30:00

Villeneuve, il campione che baciava i guardrail


News di Giuseppe Canetti

Sono trascorsi quarant'anni, oramai, dalla tragica scomparsa di Gilles Villeneuve. Ma il suo ricordo è più vivo che mai nel cuore di tutti i ferraristi, e non solo. Quel tragico 8 maggio del 1982, il canadese, autore fino a quel momento di sei vittorie con la Rossa, lasciò un vuoto enorme che, ancora oggi, non è stato colmato. Probabilmente, al di là di qualsiasi numero, soltanto Schumacher è stato più iconico di lui nella gloriosa storia del Cavallino.

"L'Aviatore", così era soprannominato Gilles per via di quei capolavori compiuti spesso a bordo di vetture tutt'altro che competitive: la fama lo ha reso uno dei piloti più ammirati e pianti della Formula 1 nonostante lo zero nella casella dei Mondiali in bacheca. L'amarezza per quale sia stato il suo destino è tanta. Ma Villeneuve morì facendo quello che amava. E a tal riguardo, dovremmo sostituire la sensazione di grande tristezza con un immenso sorriso, anche se malinconico: lo stesso che vi scapperà leggendo le seguenti bellissime dichiarazioni rilasciate recentemente da sua moglie Joann.

"Per lui, la cosa migliore che potesse succedergli era quando la gomma posteriore sfiorava il guardrail. Tornava con un grande sorriso in faccia e diceva "ho baciato il guardrail ovunque, perfetto!".

Ebbene sì. È in questo modo che vogliamo celebrare Gilles Villeneuve: l'uomo che sfidava la velocità, il campione che baciava i guardrail.

Foto (entrambe) Sito Ferrari