La Ferrari aveva fatto tutto bene in questo weekend. Non era stato commesso alcun errore fino al momento dei pit stop. Mentre il muretto sbaglia tutto, ma proprio tutto, con Leclerc (approfondiremo domani con l'analisi delle strategie), con Sainz prende la giusta decisione, ma sbaglia i tempi andando a perdere quella che ormai era una vittoria quasi certa.
Oltre ai problemi interni a cui dover guardare si è aggiunta anche la Federazione che non è andata a punire i tagli della linea gialla di cui si sono resi autori entrambi i piloti della Red Bull all'uscita dei box con gomme Hard (giro 22/77).
Mancata sanzione che il team principal della Ferrari, ai microfoni di 'Sky Sport F1' commentava così dopo la gara: "Chiederemo spiegazioni alla FIA, ce le deve. La riga gialla è sacra e le note del direttore di gara parlano chiaro. Quando è successo in passato erano arrivati 5'' di penalità. Questa passività non la capiamo. Cercheremo di comprenderlo. Ne avevamo già parlato in Turchia nel 2020 proprio per evitare delle interpretazioni differenti sull’attraversamento della linea o meno. Ci sono delle incongruenze tra le note del direttore di gara e il regolamento FIA. Quest’ultimo recita ‘crossing the line’, ovvero oltrepassare la riga. Dalle immagini si può vedere che Verstappen ha sicuramente toccato la linea gialla, forse anche Sergio. Per noi la gara non è finita".
Binotto è di parola e in serata arriva la comunicazione dellla protesta Ferrari contro Perez e Verstappen (qui maggiori dettagli).
Detto questo, passando a commentare la gara ha poi aggiunto: "Perdere la gara in questo modo dispiace. C'è tanta delusione dal momento che partivamo primi e secondi. Di base vuol dire che qualche errore l'abbiamo commesso. Avere un pilota che da primo finisce quarto, vuol dire che c'è qualche scelta da rivedere. Almeno in un paio di circostanze, abbiamo sottostimato la velocità delle gomme intermedie. Forse avremmo dovuto fermare Charles un giro prima, anzi probabilmente non avremmo dovuto fermarlo affatto. Dovevamo restare fuori proteggere la posizione e passare da rain direttamente a slick. Faremo le nostre indagini a posteriori, a freddo. A caldo a volte ci si lascia prendere dall'emozione. Ha ragione Charles, qualcosa non ha funzionato" (qui le parole di Leclerc).
Analizzando le strategie ha proseguito: "Con Carlos avevamo preso la giusta decisione, ma poi le intermedie sono state più veloci di quel che noi pensavamo. Purtroppo entrambi hanno poi trovato traffico nei loro giri d'uscita e questoè sicuramente valso la vittoria a Carlos e la posizione su Verstappen a Leclerc. Se Carlos non avesse trovato Latifi o se si fosse semplicemente fatto da parte, la gara non sarebbe finita così. Adesso torneremo a casa, analizzeremo tutto e sono sicuro che sarà un GP che ci servirà da lezione. Siamo tutti delusi, non c’è un sorriso. Non punteremo il dito su nessuno. Siamo uniti. Stare al muretto è tutt’altro che scontato. Quanto successo oggi ci renderà più forti”.
Durante la gara abbiamo sentito molte volte Sainz imporre la propria scelta al team. E' stato lui a voler passare dalle Full-Wet alle slick. Cosa che Binotto rassicura non ha causato confusione negli uomini della Ferrari: "Avevamo già valutato tutto nel briefing. Aveva fatto lo stesso Hamilton in passato. Era uno scenario che conoscevamo bene. Dipendeva tutto dalle condizioni della pista. Ripeto, forse avremmo dovuto fare lo stesso anche con Charles".
Infine alla domanda se ci sarà bisogno di chiarimenti tra Carlos e Charles, il manager della Ferrari ha concluso: "No, credo che si sia fatta una gara di squadra. Sainz aveva fatto un'andatura tale da permettere a Charles di aprire un certo gap tra lui e gli avversari dietro. Purtroppo ci sono state delle situazioni che hanno prtato a questo esito".
In attesa della nuova posizione della direzione gara, il GP di Monaco si conclude con Carlos Sainz e Charles Leclerc in seconda e quarta posizione. Chiude primo Perez, terzo Verstappen.