Dopo sette gare, Lewis Hamilton si ritrova a fare i conti con un magrissimo bottino: 50 punti. Poca cosa per uno che era abituato ad ottenerli nell’arco di soli due GP. Che la Mercedes e il campione britannico stiano fronteggiando uno dei loro momenti di più grande difficoltà da 8 anni a questa parte, è risaputo.
L’ultimo a voler dare un proprio commento sull’anomala circostanza è stato l’ex compagno in McLaren, Jenson Button. Connazionale che intervistato da ‘Virgin Radio’ al programma ‘The Chris Evans Show’ ha affermato: “Credo che il cambiamento maggiore che Lewis sta affrontando quest’anno sia di ritrovarsi alla guida di una vettura non competitiva in quello che negli ultimi anni è stato sempre il suo grande palcoscenico. È stato in lotta per il campionato del mondo tutti gli anni dal 2014 ad oggi. Adesso si ritrova anche a dover tener testa ad un degno compagno di squadra, George Russell, apparso molto forte sin dal suo primo giorno in Mercedes”.
George ha iniziato la stagione con un buon piglio. È quarto nella classifica piloti e possiede un cuscinetto di 34 lunghezze sul compagno di box. Il nativo di King’s Lynn ha già dimostrato delle ottime capacità, ma Button ha le idee molto chiare sul perché Russell sembra essere in una posizione di vantaggio rispetto a Hamilton al volante della W13: “George si trova alla guida di una vettura molto migliore rispetto a quella a cui era abituato (la Williams FW43B). Questo gli da fiducia e gli permette di spingere più forte”.
“Lewis probabilmente non ha così tanta fiducia nell’auto da riuscire ad ottenerne il massimo”, ha proseguito Jenson. “In più, quando inizi ad avere delle brutte gare, questo fa male. La F1 oltre ad essere uno sport fisico è anche molto mentale”.
“Lewis è uno dei migliori piloti al mondo, se non il migliore in assoluto in termini di guida. Se vorrà esserlo sarà di nuovo competitivo”, la chiosa finale di Button. “Ecco, credo che questo sia proprio il punto. Magari ha già iniziato a pensare che la sua carriera è finita e sta cercando qualcos’altro in cui cimentarsi. Chi lo sa? Una cosa è certa: se avrà tra le mani una macchina in grado di vincere, lui lo farà”.
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