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16/06/2022 12:45:00

Porpoising, Steiner: «Sacrificare le performance per il comfort non è fattibile. Chi lo farebbe?»


News di Marco Sassara

Nessun punto per la Haas in Azerbaijan. La prestazione però c'è, tolta quella del sabato che sarebbe comunque potuta essere migliore senza il susseguirsi di bandiere gialle e rosse nel corso della Q1. Magussen, scattato dalla 16° posizione, stava lottando contro Ocon (Alpine) per un posto in top-10 al momento del ritiro. Nessun miglioramento invece per quanto riguarda le performance di Schumacher, del quale però Gunther Steiner non ha rilasciato alcun commento in vista del prossimo appuntamento sul veloce tracciato di Montréal.

Niente rabbia, soltanto profonda delusione

“La competitività della vettura ci ha particolarmente sorpreso domenica in gara" ha esordito Steiner alle colonne del proprio sito ufficiale. "Kevin stava lottando per i punti. Peccato si sia dovuto ritirare a causa di un guasto meccanico alla PU. Venerdì siamo partiti con il piede giusto, poi sabato non siamo riusciti a mettere l’auto nella posizione che avremmo voluto (16° Magnussen, 20° Schumacher).

"Soffriamo tanto in rettilineo. Molte alte squadre sono in grado di fare un lavoro migliore del nostro in configurazione da basso carico. Se le qualifiche non fossero state compromesse dalle bandiere gialle e rosse avremmo potuto sostenere una gara migliore. Prima del DNF eravamo in una buona posizione, quindi non sono troppo arrabbiato. Sono più deluso dall’aver subito un altro ritiro", ha chiosato.

Porpoising: nessun miglioramento a Montréal

"Le problematiche dovute al porpoising variano molto da pista a pista" ha continuato. "In Spagna sembrava che tutti fossero venuti a capo della situazione, ma poi a Baku ci risiamo trovati al punto di partenza. Non so cosa aspettarmi a Montréal. Dover affrontare il rimbalzo aerodinamico fa parte del pacchetto di queste vetture. Credo che gli ingegneri di Formula1 siano abbastanza intelligenti da riuscire a trovare una soluzione".

“Per quanto ci riguarda, riusciamo a tenere sotto controllo la situazione. Diciamo che siamo un po’ nel limbo: soffriamo meno rispetto ad alcuni e un po’ di più rispetto ad altri. Lavoriamo costantemente per mettere i piloti nelle migliori condizioni su ogni tipologia di pista. Sia a livello di comfort che di performance. Compromettere la competitività della vettura per garantire una guida più fluida ai piloti non è una strada percorribile. Chi lo fa davvero? Il Canada presenta una superficie piuttosto accidentata, quindi non credo che la situazione migliorerà a Montréal”. Questa però è solo una sensazione del team principal Haas: “Aspettiamo e vediamo”.

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Foto: Twitter, Haas