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27/06/2022 13:00:00

Newey: «Verstappen aggressivo? Pensiero completamente ingiustificato. Ecco a chi somiglia»


News di Marco Sassara

Se chiedessimo a qualunque tifoso di descrivere Verstappen in una parola, forse una delle prime che gli verrebbe in mente è ‘aggressività’. Sicuramente un pilota forte, veloce, ma anche molto impetuoso ed irruento quando si ritrova immerso in un’accesa battaglia ruota a ruota con un avversario.

Tra i tanti soprannomi affibbiatigli oltre a quello di ‘Super Max’ non possiamo infatti non ricordare quello di ‘Mad Max’. Tra i suoi sostenitori, chi non la pensa così è il capo progettista della Red Bull, Adrian Newey, che in un’intervista rilasciata a ‘RacingNews365.com’ ha cercato di disegnare un ritratto diverso del pilota.

Verstappen aggressivo? Nulla di più sbagliato

Non si merita certo l’immagine di pilota aggressiva che gli è stata attribuita, è fuori contesto”, ha esordito il tecnico britannico. “Forse nelle sue prime gare in F1 lo è stato, ma il pensiero che è derivato soprattutto dalla scorsa stagione è completamente ingiustificato”.

Normalmente è un pilota calmo e preciso, ha proseguito Newey. “Ha dei riflessi straordinari ed è un piacere lavorare con uno come lui. Il successo che abbiamo avuto in Red Bull assieme a lui è stato il più soddisfacente”.

Il paragone con Hakkinen

Per rendere la sua visione di Verstappen ancora più comprensibile, il tecnico ha voluto fare un paragone con un grande pilota del passato, capace di laurearsi campione del mondo per ben due volte, nel 1998 e 1999: “Confrontare piloti di epoche diverse non è giusto, ma credo che Max sia molto simile ad Hakkinen. A Mika piaceva parlare poco e a volte bisognava prestare molta attenzione per capire tutto ciò che diceva. Era davvero forte e penso lo stesso di Max. Anche lui sa esattamente quello che vuole e come dovresti comunicare con il tuo ingegnere per raggiungere gli obiettivi che si è prefissato”, ha concluso.

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Foto: Red Bull Racing