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01/07/2022 17:05:00

Caso Piquet, Horner: «Il silenzio della Red Bull? Le azioni dicono più delle parole»


News di Giuseppe Canetti

Nella giornata di ieri avevamo sottolineato il silenzio della Red Bull in merito alla vergognosa vicenda della frasi razziste pronunciate da Nelson Piquet (suocero di Max Verstappen) nei confronti di Lewis Hamilton. Successivamente, il primo della squadra di Milton Keynes a parlare è stato Max Verstappen, che ha preso le distanze dall'ex pilota brasiliano sottolineando l'importanza di combattere il razzismo e le discriminazioni.

Quest'oggi, finalmente, è stato l'atteso momento di Christian Horner. Affrontando la questione, il dirigente britannico si è soffermato anche sul licenziamento di Juri Vips proprio per un episiodio legato al razzismo.

Di seguito le sue parole rilasciate ai microfoni di Sky Sports F1.

Horner: "Vi spiego il silenzio della Red Bull"

Intervistato da Sky Sports F1, Horner innanzitutto ha detto: "Beh, ovviamente, siamo sconvolti dai commenti di Nelson ed è tratto da un'intervista di qualche tempo fa. Abbiamo avuto un caso simile con uno dei nostri giovani piloti alla fine della scorsa settimana e abbiamo preso una decisione molto definitiva rimuovendolo dal team".

Poi, interrogato sul silenzio della Red Bull, ha aggiunto: "All'inizio della giornata abbiamo rilasciato una dichiarazione su Juri e agito duramente attraverso il suo licenziamento, non perdonando in alcun modo alcuna forma di razzismo o discriminazione. Dunque abbiamo sentito che a volte le azioni a volte dicono più delle parole. E l'azione che abbiamo intrapreso con Juri è stata draconiana ma in linea con la politica che abbiamo. Siamo pienamente dietro Lewis, siamo completamente iscritti alla Commissione Hamilton".

Infine ha concluso: "Max è stato assolutamente chiaro: sostiene pienamente Lewis e non solo Lewis. Noi come Red Bull, siamo una squadra giovane, molto inclusiva, abbiamo un seguito giovane,molto vario e questo è molto importante per noi".

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