Timo Glock è stato protagonista di una della vicende più controverse della storia della Formula 1, in Brasile nel 2008, quando fu - di fatto - arbitro del titolo mondiale che si stavano giocando Felipe Massa e Lewis Hamilton nell'ultima gara a Interlagos.
L'esito di quel Gran Premio lo conosciamo tutti: sotto una piogga torrenziale, il ferrarista portò a casa la vittoria davanti a Fernando Alonso e Kimi Raikkonen. Per pochi secondi fu campione del mondo, poi la sua estasi venne tragicamente spezzata da Hamilton, capace di sorpassare Glock all'ultima curva chiudendo al quinto posto: quanto bastò per il titolo, considerati i sett punti di vantaggio sul brasiliano. Ciò che rese controverso questo episodio fu il fatto che il tedesco, all'epoca pilota della Toyota, fu l'unico a non mettere le gomme da bagnato, dilapidando il suo vantaggio di 15 secondi sul pilota della McLaren.
Per anni sono state portate avanti diverse teorie, anche molto fantasiose. Poche ore fa, Timo Glock, intervenuto ai microfoni del podcast Beyond the Grid, ha voluto dire la sua verità. Di seguito un estratto delle dichiarazioni riportate da MemasGP.
Di seguito le parole di Glock su quanto avvenuto a Interlagos 2008:
"Al penultimo giro stava già iniziando a piovere sull’ultima curva e io ho detto via radio ‘ragazzi, devo rientrare’, perché potevi vedere quanta acqua ci fosse. Loro mi dissero che non potevo rientrare ai box perché la pit lane era già piena di gente per la cerimonia del podio e la gente era fuori di testa perché Massa in quel momento era campione del mondo".
"Quindi mi dissero di stare fuori. In quel momento ero quarto, anche se non avevo informazioni e cercavo solo di sopravvivere. Non potevo tenere la macchina. Se guardate gli on-board lo capite. Non c’era nessun grip.
Il mio ingegnere di pista mi disse solo che Hamilton aveva vinto il titolo, ma non che l’avevo deciso io. Io sono tornato ai box, avevo Hamilton parcheggiato davanti e gli ho fatto le congratulazioni, davanti a non so quante migliaia di spettatori brasiliani".
"E poi sono arrivati tutti i giornalisti a chiedermi perché avevo aiutato Lewis, perché avevo deciso io il titolo. E io dentro di me pensavo ‘ma che cavolo sta succedendo?’. Poi il mio fisioterapista mi ha portato via e mi ha chiuso in uno stanzino spiegandomi tutto. Massa? Non gli ho più parlato per 10 anni. Pensavo mi avrebbe ucciso".
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Foto interna Twitter Glock; Foto copertina Instagram Glock.