Dopo due settimane rigenerative dall’unico triple-header stagionale, la Formula1 è pronta a tornare in pista tra le stradine di Marina Bay e sulla pista di Suzuka, circuiti assenti negli ultimi due anni dal calendario della categoria a causa del coronavirus. Prima tappa a Singapore (30 settembre - 2 ottobre), dove il weekend si svolgerà completamente in notturna. Vediamo come si è però preparata Pirelli per questo atteso ritorno.
Per l’evento posto a cavallo tra la Malesia e l’Indonesia la casa della P Lunga ha scelto di portare le mescole più morbide della gamma: C3 come Hard, C4 Medium e C5 Soft. La superficie del circuito sarà caratterizzata da un nuovo asfalto, recita il comunicato Pirelli. Il manto stradale non sarà più liscio come in passato: è stato reso più ruvido a causa dell’utilizzo di un diverso tipo di aggregato.
Trattandosi di un tracciato cittadino, il circuito di Marina Bay viene è normalmente percorso dal traffico automobilistico. Il che comporta la presenza di elementi tipici dell’arredo urbano come linee bianche e i tombini. Tali aspetti porteranno ad una notevole evoluzione dell’asfalto durante il weekend, soprattutto a causa della scarsa presenza di ulteriori gare di contorno all’interno del programma.
Il Gran Premio si svolgerà in notturna, alle 20 ora locale (alle 14:00 italiane). Ci si aspettano temperature stabili che però unite all’altissima umidità, rappresentano una sfida fisica per i piloti oltreché per le monoposto e le gomme. Il degrado termico sarà un aspetto da tenere assolutamente sotto controllo.
“Ci era mancato correre a Singapore! Soprattutto le sue bellissime azioni in notturna. A causa dell’introduzione dei pneumatici da 18’’ e la completa riasfaltatura dell’asfalto ci aspettiamo di vivere un’esperienza completamente nuova”, ha affermato Mario Isola alle colonne ufficiali dell’azienda. “Quello di Marina Bay è un tracciato composto da 23 curve lente, quindi sarà fondamentale ottimizzare la trazione”.
“Vedremo in azione le tre mescole più morbide della gamma. Questo garantirà la massima aderenza su un circuito particolarmente tortuoso dove i piloti avranno bisogno della massima precisione per affrontare una delle tappe fisicamente e tecnicamente più impegnative della stagione. Il successo deriverà dalla corretta gestione degli pneumatici posteriori. Le nuove monoposto tendono a sottosterzare, quindi riuscire a trovare un set-up tale da stabilizzare l’avantreno, senza compromettere la trazione posteriore, risulterà determinante”, ha concluso il direttore motorsport Pirelli.
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