La notizia che la Red Bull e l’Aston Martin possano aver superato i limiti del tetto alle spese nel 2021 ha sconvolto l’intero Paddock. La linea dei team che hanno rispettato il regolamento è semplice: le norme sono chiare e vanno rispettate, chi non lo fa deve essere sanzionato.
Un concetto ribadito anche dal team principal Haas, Gunther Steiner, raggiunto ieri da ‘Motorsport.com’: “Quando abbiamo consegnato la contabilità avevamo discusso di come si sarebbe dovuto agire se conti non fossero stati in regola… Adesso è arrivato il momento di agire, ma come verrà gestita adesso la cosa ad un anno di distanza? Quello che voglio dire è che – a prescindere dalle tempistiche – è qualcosa che è accaduto. Quindi alla fine, gli viene tolto il risultato del Campionato del Mondo 2021 soltanto ora? Chi se ne frega!”
“L’altra cosa da osservare è che – la Red Bull – ha ottenuto un vantaggio finanziario dalla posizione in cui ha concluso la scorsa stagione. Se verranno squalificati tutte le squadre dietro di loro rideranno e noi è lì che siamo. La violazione del regolamento porta a questo tipo di sanzione ed è così che deve essere. Ci sono in ballo tanti soldi”, ha concluso il manager della Haas.
Oltre al discorso penalità, c’è anche chi invece come il team principal Alfa Romeo, Frédérick Vasseur guarda agli effettivi guadagni prestazionali che potrebbe aver ricavato la Red Bull dall’investimento fatto (si parla di un eccesso di 10 milioni): “C’è una cosa che bisogna comprendere: 200’000 Euro possono valere un grande aggiornamento, uno step anche di 2 decimi di secondo. Il budget cap era essenziale per la F1. È stato una grande cosa metterlo in atto ed ora che è in vigore occorre controllarlo e farlo rispettare”.
“Non c’è spazio per la flessibilità”, ha affermato a ‘Motorsport.com’. “Dobbiamo essere molto severi. Si può essere squalificati ad una gara per 0,9 millimetri di deflessione del flap anteriore o per 300 grammi sottopeso. Spendere dei soldi aggiuntivi rispetto agli avversari è completamente ingiusto. La FIA deve intervenire”.
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Foto: Haas, Alfa Romeo