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03/10/2022 11:50:00

Terruzzi: «Deriva inarrestabile, FIA accumula cattive figure e gravi mancanze. Horner ha ragione»


News di Giuseppe Canetti

Dopo Monza si pensava che non potesse andare peggio. E invece il weekend di Singapore si è rivelato ancora più tribolato di quello italiano. Iniziando dal venerdì, quando è scoppiato l'ormai famoso "caso budget cap", arrivando alla domenica, con una gara che è terminata ufficialmente tre ore dopo il passaggio del vincitore - Sergio Perez - sul traguardo.

Come di consueto a margine di ogni appuntamento del Mondiale, Giorgio Terruzzi ha analizzato le principali vicende della Formula 1 nel suo editoriale per Il Corriere della Sera

L'analisi di Terruzzi

Analizzando innanzitutto la gara di Singapore, Terruzzi ha affermato: "Una deriva inarrestabile. Dopo il finale sconcertante di Monza abbiamo avuto un pasticcio a Singapore, con penalità decise ancora una volta «a spanne», frutto di regole mal scritte, comunque interpretabili, sempre discutibili. La Federazione accumula cattive figure e gravi mancanze. La domenica come nei giorni feriali".

Soffermandosi sullo scottante caso del budget cap, ha aggiunto: "Mercoledì dovrà spiegare — in enorme ritardo — se e in che termini sono emerse infrazioni sul tetto di spese del 2021. Nel frattempo i signori della F1 parlano apertamente di infrazioni da parte di due team (Red Bull e Aston Martin), con tanto di cifre alla mano, oscillanti tra i 4 e i 10 milioni".

Poi ha continuato: "La domanda chiave l’ha posta Horner, team principal Red Bull, minacciando querele per diffamazione: «Come fanno Mercedes e Ferrari a conoscere i nostri conti se il file è segreto?». Risposta: qualcuno, ai piani alti della Fia, ha parlato, trasgredendo una regola aurea e innescando il caos. Perché a questo punto l’accertamento che «il fatto non sussista» o che si tratti di un reato di ridotta rilevanza, verrebbero trattati al pari di scandalose combine. Da giorni i protagonisti del caso, i mezzi di comunicazione, gli appassionati, trattano ilsospetto come fatto assodato, destinato a trovare una mediazione dietro le quinte. Dove la Fia si muove in permanenza. Ha ragione Horner. Ma ormai i buoi sono scappati dalla stalla. Afferrati da rivali che non si espongono per un pettegolezzo. Talmente certi delle informazioni ottenute da rischiare di essere sbugiardati da un verdetto assolutorio, per poi mettere in dubbio la trasparenza della procedura".

Infine, ha terminato il suo focus, scrivendo: "Insomma, lo smalto che ricopre la F1 sembra rovinato; la Fia compromessa. Responsabile, comunque si guardi, di averla pensata male e gestita peggio. Del resto, se gli uomini Fia si perdono nella gestione di una gara, se mancano di autorevolezza su ogni diatriba tecnica, figuriamoci cosa combinano quando si tratta di separare il rosso dal nero, maneggiando i conti, complicatissimi e oscuri, di un team".

Foto copertina Facebook Terruzzi

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