Era da un po' di tempo che non avevamo modo di assistere a duelli così mozzafiato tra due piloti: da un lato Fernando Alonso, simbolo di una nuova e determinata forza in campo, nonchè della nuova generazione di piloti che corre in F1; dall'altro un trentaseienne di nome Michael Schumacher, che compie la sua "solita" ed a dir poco sbalorditiva rimonta, che non ha bisogno di alcun commento. Il giovane e "l'anziano", la Renault e la Ferrari, le Michelin e le Bridgestone, Briatore e Todt. Per quel che si è potuto vedere ad Imola, molto probabilmente il mondiale sarà in sostanza un affare privato tra questi due team. E' facile che in questa lotta si inserisca qualche lontano rivale, ma pian piano la Ferrari ha raggiunto l'avversaria francese, che oramai vanta quattro vittorie su quattro ad inizio stagione. Un dominio certamente schiacciante, spaventoso, ma che non chiude i giochi sin da ora.
Michael è stato in grado, come si diceva poco fa, di inanellare giri a ritmi quasi insostenibili, tanto da rifilare (trovandosi in terza posizione poco prima di metà gara e senza il primo pit) ben oltre due secondi al giro alla BAR di Button, in quel momento secondo (ed anche alla Renault di Alonso, che girava sul minuto e 24, contro il minuto e 22 di Schumacher). Pit stop a parte, Schumacher ha poi infilato Jenson Button alla Variante Alta con una manovra spettacolare e da brivido, nonchè con la determinazione che molti credevano fosse oramai un vecchio ricordo per lui.
Nel finale, complici le strategie, Alonso si è fermato per il secondo ed ultimo rabbocco di carburante, consentendo al ferrarista di passare al comando e continuare con il ritmo velocissimo di prima. Risultato: Michael ottiene un buon margine su Fernando, ma è come sempre questione di secondi. La Ferrari percorre la pit lane in uscita (per via dell'ultimo rabbocco che Schumi doveva ancora effettuare), mentre sullo sfondo compare la Renault del giovane talento spagnolo, che sopravanza il più anziano collega tedesco per pochissimo.
Altrettanto eccezionale Schumacher nel dare prova di una ritrovata fiducia, di una rinnovata e rinvigorita forza che servirà ad affrontare più serenamente i prossimi appuntamenti. In altre parole, stupendi entrambi nell'offrire quello spettacolo "pepato" che tutti aspettavamo da un bel po'!
E gli altri? I compagni di squadra dei due primi classificati sono finiti out (Barrichello per un problema di natura elettrica, Fisichella per un'uscita di pista probabilmente dovuta a un cedimento della vettura); Button è giunto terzo, sopraffatto dalla grinta dei due piloti che lo hanno preceduto, ma comunque bravo nel non perdere la calma e mantenere la sua importante posizione.
Solo settimo Jarno Trulli. Deludente l'affidabilità della McLaren: Raikkonen ha comandato gli inizi della gara, per poi abbandonare molto presto a causa di un problema al cambio.
Prossimo appuntamento a Barcellona, in Spagna, dove si registra il tutto esaurito per via del "ciclone Alonso".