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16/12/2022 17:25:00

Murray in ricordo di Forghieri: «Io e Mauro eravamo gli unici a saper costruire una F1»


News di Giuseppe Cianci

Durante la consegna del FIA Prize Giving di venerdì 9 dicembre, tenuto nella città di Bologna, è stato premiato anche Gordon Murray con il FIA President Innovational Award. Dopo la premiazione si è concesso ai microfoni di autosprint per un'interessante intervista. Di seguito ve ne riportiamo un piccolo estratto.

Il rapporto con Forghieri e le mie auto preferite

"Festeggio i sessant'anni di Motorsport e sono un uomo amante delle due e delle quattro ruote, non vedo differenze" dice Murray ai microfoni di autosprint. "Per me è un sogno ricevere il premio della FIA. In fondo io e Mauro Forghieri fino a pochi giorni fa eravamo gli unici a poter dire di saper progettare una macchina da corsa completa di tutte le sue componenti... Che grande Mauro... Abbiamo continuato a vederci tutti gli anni almeno una volta l'anno, a casa sua. Prima per decadi mi ha fatto penare per batterlo e poi mi ha fatto godere offrendomi cibo fantastico. E si è pure arrabbiato con me, quando mi ha visto tagliare il parmigiano: “Il grana si spezza con le mani, guai tagliarlo col coltello!” - mi ammoniva. Ci siamo voluti molto bene, mi mancherà tanto"

Parlando delle vetture e dei piloti preferiti dell'ingegnere Murray risponde: "È una domanda difficile. In cima di Brabham ne ho tre: la Bt44 del 1974, la Bt49 che debutto? a fine 1979 e corse sino al 1982, e la Bt52 del 1983. Pero? su tutte ti dico la Bt44, una macchina molto radicale. Per quanto riguarda i piloti Il più vicino al mio cuore resta Ayrton Senna, negli anni in cui abbiamo lavorato insieme alla McLaren. Però è anche vero che dal 1978 al 1985 Nelson Piquet è stato parte della mia famiglia, in seno alla Brabham, oltre che il campione che ha vinto due titoli e 22 Gp con le macchine da me progettate. Sì, ho lavorato con molti brasiliani, in F1". Conclude poi ricordando la sua prima vittoria ottenuta a Kyalami nel 1974: "Ero sulla pista di casa, avevo perso la mamma da poco e la Brabham non vinceva un Gp da quattro anni, dall’ultimo trionfo di Jack Brabham, che era avvenuto proprio a Kyalami, nel 1970. Fu un successo epocale, che cambiò la mia vita. E guarda che quella era una macchina innovativa, diversa dalle altre".

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Foto twitter.com

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