Dopo l'annuncio della partnership con General Motors/Cadillac, Andretti riteneva di aver soddisfatto l'ultimo dei requisiti necessari per assicurarsi un posto in F1. Lo statunitense, però, pare che abbia incontrato ulteriori resistenze. Sebbene nessuno, tra i team principal interessati, abbia espresso pubblicamente la sua idea, dietro le quinte permane un certo sentimento di contrasto al possibile ingresso nel Circus di Andretti/GM. Lo scoglio principale è rappresentato dalla convinzione delle squadre che un nuovo ingresso causerebbe la diminuzione della propria fetta di montepremi.
Il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, è intervenuto ufficialmente al riguardo mettendo in discussione la "reazione avversa" all'annuncio (Andretti/GM) tramite un messaggio postato sul suo account Twitter personale. Vediamo, invece, cosa ne pensa il diretto interessato Michael Andretti.
"Si tratta solo di soldi", ha affermato Andretti in un'intervista rilasciata a Forbes. "In primo luogo, pensano che vedranno diminuito di un decimo il loro premio in denaro. Ma diventano molto avidi soprattutto pensando che prenderemo anche tutti gli sponsor americani. È una questione che riguarda l'avidità e il guardare a se stessi e non a ciò che è meglio per la crescita complessiva della serie", ha aggiunto.
Andretti poi ha continuato il suo sfogo spiegando: "In Formula 1, i proprietari pensano a se stessi, non a ciò che è meglio per la serie. Questa è la differenza tra la posizione del presidente Mohammad (Ben Sulayem, ndr) e quella del proprietario della squadra. Il presidente Mohammad sta guardando al futuro di questo sport. Mohammad lo capisce. È un pilota e capisce che la serie deve avere una o due squadre in più".
Una delle critiche mosse ad Andretti è che l'aggiunta di Cadillac non è altro che un rebadging di quello che probabilmente sarà un propulsore Renault. A tal riguardo, il sessantenne ha dichiarato: "È una voce, non è vero. Cadillac sarà molto coinvolta nella produzione dell'auto. Se entriamo nel 2025, non ci sarà ancora un nuovo motore, quindi dovremmo andare con la formula che viene utilizzata ora. Nel 2026, invece, ci sono varie cose che possiamo fare con un altro produttore di motori. Non sarebbe un motore targato, perché ci sarebbe la proprietà intellettuale di Cadillac in quel motore, quindi non è un motore targato".
Poi la chiosa finale: "La partnership con Cadillac sarà un vantaggio enorme anche per la Formula 1. La Formula 1 sta crescendo così tanto negli Stati Uniti... Portare General Motors e Cadillac in Formula 1 è stato molto importante per tutte le parti considerate. È una cosa potente portare la Formula 1 negli Stati Uniti".
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