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12/01/2023 18:30:00

F1, ere a confronto. Steiner: «Ecclestone avvantaggiava i top team, ma c'era un motivo. Ora è diverso»


News di Giuseppe Canetti

Bernie Ecclestone è stato al timone della Formula 1 per oltre 40 anni, attestandosi come una delle figure più potenti del motorsport. Poi, nel 2017, ha ceduto il testimone a Liberty Media, azienda statunitense che ha apportato cambiamenti epocali nel Circus, spalancando le porte a milioni di fan tramite una strategia comunicativa all'avanguardia. In tale processo, un ruolo altrettanto importante l'ha avuto Stefano Domenicali, il quale ha preso il comando della massima categoria motoristica all'inizio del 2021 (sostituendo Chase Carey). Una figura - quella del manager italiano ex Ferrari - secondo molti sicuramente più trasparente rispetto ad Ecclestone (personaggio controverso anche per alcune vicende private). Tra coloro che sostengono questo c'è Guenther Steiner, attuale team principal della Haas. Ne ha parlato al podcast "Beyond the Grid". Di seguito un estratto delle sue parole riportate dai colleghi di crash.net.

Le parole di Guenther Steiner

"Penso che siano diversi. Sicuramente sono diversi", ha detto Steiner al podcast Beyond the Grid riferendosi ad Ecclestone e Domenicali.

Poi ha aggiunto: "Ora tutti sono coinvolti. Prima con Bernie, le grandi squadre avevano sempre un piccolo vantaggio, anche se per una buona ragione. Investivano di più nella Formula 1, fornendo power unit o cose del genere. Tuttavia, penso che ora, con Stefano al comando, sia tutto più trasparente, ci sono più informazioni. Cerca sempre di aggiornarci su ciò che sta accadendo nel suo mondo, su ciò che sarà il nostro mondo, perché è all'avanguardia".

Infine ha chiosato: "Non sto criticando quello che ha fatto Bernie, erano anche tempi diversi, dobbiamo sempre considerare questo, i tempi erano diversi, tutto era diverso. Ora, la F1 è molto più popolare. La distribuzione del denaro è più equa. Abbiamo 10 squadre, tutte molto stabili. Ai vecchi tempi, non avevamo mai 10 team stabili, ce n'erano sempre uno o due che erano un po' in ritardo rispetto al pensiero comune. Ma ciò è merito del modo in cui Liberty Media si è avvicinata alla Formula 1: volevano che tutte e 10 le squadre fossero in grado di sopravvivere commercialmente. Ora abbiamo un bello spettacolo e nessuno sta arrancando".

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