Era la presentazione più attesa, da addetti ai lavori ed appassionati, quella della Ferrari SF-23, monoposto che prenderà parte al campionato 2023 di Formula 1, andata in scena nella mattinata di mercoledì, a Fiorano.
Una vettura che rappresenta l'evoluzione della F1-75 del 2022, di cui mantiene le caratteristiche peculiari seppur tutte, così come ogni componente, portate al limite.
Una profonda evoluzione che, di fatto, riguarda muso, appendici aerodinamiche vicino all'airbox, la rivisitazione delle feritoie nello svaso delle pance, ma anche sospensioni anteriori, dove è stato abbassato il braccio dello sterzo.
Una monoposto, come detto, rivista ed estremizzata per estrarre le massime prestazioni e compiere l'ultimo passo in avanti per battere la concorrenza in una stagione composta da ben 23 gare.
Per fare bene, indubbiamente, in Ferrari dovranno sviluppare e far performare la vettura per tutti e 23 i GP. Un traguardo per cui, di fatto, sarà importante che ogni membro del team dia il meglio e, per farlo, a Maranello sono state intraprese delle politiche di cui ha parlato Laurent Mekies, "Racing Director" della Scuderia.
Il francese ha commentato la rotazione del personale che verrà effettuata e il programma di benessere, fisico e mentale, pensato per i membri del team.
"Il modo migliore per affrontare una lunga stagione è creare un buon ambiente, le condizioni per lavorare nella miglior atmosfera possibile per permettere a tutti di esprimersi al meglio. Inoltre avvieremo delle rotazioni per i membri del team. Ovviamente, ciò non sarà possibile per tutti, ma se sarà possibile farlo tra i ragazzi in fabbrica e quelli della pista lo faremo. Questo renderà meno lungo per alcuni. Infine cercheremo di prenderci cura del benessere fisico e mentale dei ragazzi con un programma di wellness per supportarli al meglio, senza dimenticare però che facciamo il lavoro più bello al mondo, e dobbiamo farlo con il sorriso".
Una stagione lunga in cui molti saranno i weekend caratterizzati da variabili come test gomme, sprint race e format alternativi. Per questo, secondo Laurent, non sarà solo importante mettere il personale nelle migliori condizioni di lavoro ma anche perfezionare la preparazione dei weekend per farsi trovare pronti, una volta in pista, a qualsiasi scenario.
"Nel 2023 avremo 6 Sprint Race che richiedono automatismi diversi e una diversa preparazione del weekend. Poi ci saranno due gare con test Pirelli in FP2 e, infine, due gare con un'allocazione di gomme alternativa in cui usare gomme dure in Q1, medie in Q2 e soft in Q3. Dunque, ci saranno solo 13 gare 'normali' e questo significa un maggior livello di attenzione per arrivare preparati, sia come automatismi che come operazioni".
Sempre per massimizzare il frutto del lavoro del team, così come dei singoli, il numero due della GeS ha dichiarato che alcune procedure e metodologie di lavoro sono state riviste rispetto al 2022 per evitare di ripetere errori che, a volte, sono costati caro alla Scuderia.
"Abbiamo analizzato il 2022 per capire dove siamo stati forti e cosa è mancato. Abbiamo imparato tanto. Ora siamo concentrati nel dare ai ragazzi la piattaforma migliore per esprimersi: abbiamo rivisto i processi e il modo di lavorare, per permettere ad ognuno di esprimersi al meglio sia come individuo che collettivamente".
In ultimo, Laurent Mekies ha commentato gli imminenti test in Bahrain in cui, per prima cosa, si dovrà valutare la correlazione dati tra simulazioni e pista, lavorando poi su pit stop prestazione della vettura. Solo dopo i test, invece, si capiranno i primi valori in campo.
"La cosa fondamentale è la correlazione ed essere certi che la macchina corrisponda ai modelli usati in inverno. Ciò vale per la macchina e le gomme. Una volta completata questa 'mappatura', inizieremo ad esplorare lo sviluppo della vettura. Essendo il test vicino al primo GP, inizieremo anche a lavorare su pit stop, simulazione qualifica e gara. Fino alla fine del test non sapremo dove siamo rispetto agli altri, visto che tutti fanno programmi differenti. Almeno sapremo se siamo in linea con le nostre aspettative".
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