Il Gran Premio del Bahrain ha segnato l'inizio della stagione 2023 di Formula 1. Una stagione che, come i test pre-campionato avevano suggerito, è inziata nel segno della Red Bull, assoluta dominatrice di qualifche e gara, con Max Verstappen e Sergio Perez autori di una perentoria doppietta. Ma da Sakhir sono emerse anche altre informazioni. La prima è che l'Aston Martin non è una fuoco di paglia, tant'è vero che Fernando Alonso, dopo aver svettato nelle FP1 e nelle FP2, è riuscito a conquistare un podio insperato fino a quindici giorni fa, togliendosi anche lo sfizio di superare Mercedes e Ferrari. Queste ultime, invece, rappresentano le squadre sconfitte del weekend, in particolare il Cavallino, che lascia Sakhir col magro bottino di un quarto posto (Carlos Sainz) e un ritiro (Charles Leclerc). Di questo e tanto altro ancora ha parlato Gian Carlo Minardi nella consueta analisi pubblicata sul suo sito ufficiale.
"La gara ci ha consegnato una Red Bull assolutamente incredibile e imprendibile che ha relegato il primo degli avversari – Alonso con l’Aston Martin – a oltre 38 secondi, che salgono a 48 nei confronti della Ferrari di Carlos Sainz", sottolinea Minardi nella sua analisi. Poi aggiunge: "In questo momento non c’è ne per nessuno. Nonostante avessero già una macchina praticamente perfetta, gli uomini di Horner sono riusciti a migliorare la vettura di quasi un secondo".
Come dicevamo poc'anzi, l'Aston Martin è la vera sorpresa di questo inizio 2023. Merito anche di un Alonsi che, a quasi 42 anni, ha ancora voglia di lottare e spingere al massimo. A tal riguardo, Minardi afferma: "Nando si è reso protagonista di due sorpassi incredibili ai danni di Russell e, soprattutto, Hamilton. Nonostante una gara all’attacco è sceso dalla macchina fresco quanto Verstappen che a potuto gestire la corsa dall’inizio alla fine. Si conferma un fenomeno, e i fenomeni hanno sempre un qualcosa in più. In questo momento i suoi anni non si vedono e lui non li sente. E’ certamente una nota positiva per tutta la Formula 1. Unisce tre generazioni di piloti e crea una bella suspense. E’ stato fantastico vederlo guidare". Parole al miele anche per l'altro alfiere del team di Silversto, Lance Stroll, che "ha corso in condizioni fisiche menomate. Si è sottoposto ad un tour-de-force incredibile e grazie al sesto posto, l’Aston Martin è la seconda forza nel mondiale costruttori".
E veniamo, dunque, alla Ferrari. "Non sono arrivati i segnali che ci si aspettava, anzi. Oltre ad aver guadagnato poco rispetto all’anno scorso sui diretti avversari, deve far fronte ad un problema di affidabilità non di poco conto", afferma Minardi.
La stagione, però, è fatta di altre 22 gare. È ancora presto per trarre conclusioni. "Senza affidabilità diventa difficile concentrarsi sullo sviluppo della macchina – che usura anche le gomme – , ma siamo solamente alla prima gara e bisogna restare calmi", chiosa Minardi.
La considerazione finale sul resto dei team con focus sulla Williams: "C’è stato un bel compattamento del gruppo e mi fa piacere vedere la Williams conquistare già la top-10 e il primo punto stagionale con Albon. Sono ancora in difficoltà in qualifica, ma in gara si è difesa. Arrivano da diverse stagioni difficili, ma questo è un punto di incoraggiamento e fiducia".
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Foto copertina Twitter FIA