Dopo un inverno e un GP iridato di Formula1 andato in archivio, per Frédérick Vasseur è giunto il momento di cimentarsi nella politica nei panni di nuovo team principal della Scuderia Ferrari. Partecipare alle riunioni organizzate dalla FIA in qualità di manager dell'Alfa Romeo-Sauber sono ormai un lontano ricordo. Ora il manager transalpino ha nelle mani un potere invidiato e temuto da tutti gli altri colleghi del Paddock: il controverso veto.
La squadra di Maranello infatti, è l'unica a poter decidere di bloccare una proposta nel caso in cui ritenesse che possa recare più danni che benefici non solo alla Ferrari, ma alla Formula1 stessa. Ovviamente, il fatto che la Storica Scuderia italiana sia in possesso di tale diritto è qualcosa che fa discutere fan e addetti ai lavori sin dagli anni 80' (da quando fu introdotto).
Così, dopo aver partecipato alla prima riunione della 'F1 Commission' nelle vesti di team principal Ferrari, i colleghi di 'RacingNews365.com' hanno chiesto a Frédérick Vasseur come si sentisse ad avere tutto questo potere ta le mani e quale fosse la sua strategia politica: "L'incontro svoltosi in Bahrain è stato abbastanza tranquillo. Ne faremo un resoconto".
"Riguardo al veto, il mio compito sarà quello di votare in funzione di ciò che decideranno le squadre. Penso che la Ferrari non l'abbia mai usato in passato. Questo perché, anche se a volte non la vediamo allo stesso modo, la F1 Commission è sempre riuscita a fare un gran lavoro. Cosa che sta avvenendo anche in chiave futura. Onestamente non credo ci sia bisogno di utilizzarlo a breve termine", ha concluso il francese.
Considerazioni di Vasseur a parte, c'è un'affermazione che non è del tutto veritiera. La Ferrari ha fatto valere soltanto una volta il suo diritto di veto: era il 2015 e lo ha utilizzato per impedire che il prezzo delle Power Unit fornite ai clienti scendesse al di sotto del valore di 12 milioni di dollari.
Foto: Ferrari
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