Giorgio Terruzzi, all'interno del suo podcast, parla dello stato delle gerarchie dentro la Scuderia Ferrari. Il suo commento è che al momento mancano dei punti di riferimento dentro la squadra, specialmente tra le posizioni di dirigenza. Chi è sopra Vasseur non si espone e non si esprime.

"Ho fatto una cena con alcuni ex membri della Ferrari, in memoria di Forghieri. Parlavano di una condizione con Enzo Ferrari e con Montezemolo di presenza e di sostegno che è completamente svanita. Non fa parte della cultura di questo vertice", ha detto Terruzzi. Poi ha aggiunto: "Manca un punto di riferimento per tutti, per i piloti e i meccanici, che più di tutti avvertono questo. Con uno stipendio minimo, vai a fare un pit stop e ti danno del cretino se lo sbagli per quattro decimi di secondo". 

"La tensione la sentono sia Sainz che Leclerc, e si è visto nei loro errori di domenica. Manca una rassicurazione, una tutela dai vertici", ha affermato il giornalista.

Con altri vertici...

"Con altri vertici, Sainz non veniva penalizzato. Se c'era Todt non lo penalizzavano. Ovviamente, ci sono probelmi anche tra al Ferrari e la presidenza della FIA, che vanno avanti già da un po'". Così dice Terruzzi, riguardo al rapporto tra Ferrari e la Federazione, che sta diventando sempre più debole e incrinato.  

Il giornalista non risparmia nemmeno commenti sul nuovo team principal del Cavallino: "Ho la sensazione che Vasseur non possa aiutare. Non può essere un tutore sportivo per Leclerc, anche se è una delle persone più vicine a lui. Vasseur ha un sacco di guai propri, è affaticato e già non è più lo stesso della presentazione della vettura".

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