La stagione 2023 della Scuderia Ferrari si è rivelata, almeno considerando i risultati raccolti nei primi tre GP disputati, davvero difficile. La Rossa, di fatto, ha faticato nel riuscire ad estrarre la prestazione dalla SF-23 che, malgrado sia l'evoluzione della vettura 2022, si è rivelata ben poco competitiva. Tale, ad oggi, da far scendere il Cavallino in quarta posizione tra i costruttori.
Oltre ai risultati appena esposti, il presente ferrarista è complicato e reso instabile sia dagli "importanti cambiamenti" nella struttura del team (su tutti, le dimissioni del team principal Binotto e di David Sanchez o l'addio del racing director Laurent Mekies) sia dalle numerose voci realative a piloti, specie Charles Leclerc, descritti come scontenti e pronti a cambiare aria, stanchi della poca competitività della squadra. Insomma, un momento complesso sotto ogni punto di vista dal quale, a Maranello, intendono uscire mettendo a tacere, con i risultati in pista (magari già dalla gara di Baku), critiche e speculazioni dimostrando, malgrado tutto, di #essereferrari.
Un momento, come detto ricco di cambiamenti e di numerose voci, che inevitabilmente ha fatto parlare all'interno del paddock di Baku, nella giornata del giovedì del GP dell'Azerbaijan. Un momento che, con grande trasparenza, ha analizzato il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, nel corso del suo consueto incontro con i media.
Per prima cosa, il boss della Scuderia ha minimizzato l'addio del racing director Laurent Mekies sostenendo che, in un team di oltre 1000 persone, non sia il singolo a fare la differenza nelle sorti di un team.
"Perdere alcune persone non è un dramma, il potere di una squadra non è nel singolo, è bene tenerlo a mente. È nel gruppo".
Poi, per mettere a tacere le voci sull'immobilismo che sembra caratterizzare il Cavallino, ha dichiarato che (pur senza clamori) la Rossa sta operando in maniera importante sul mercato dei tecnici per rinforzare la sua struttura. Ovviamente, i risultati saranno visibili nel medio-lungo periodo.
"Stiamo assumendo in maniera massiccia, pur senza dirlo. È impossibile creare un'organizzazione in due settimane, a causa dei gardening ed altro. Tutto avviene passo dopo passo".
Sempre parlando di tecnici, l'ex Alfa Romeo ha confermato in maniera netta la permanenza in squadra di Enrico Cardile ed Enrico Gualtieri: direttori tecnico e capo del reparto motori.
"Gualtieri e Cardile sono assolutamente parte del team".
Dato le moltissime voci sul futuro di Charles Leclerc circolate nel corso delle ultime settimane, il manager di Draveil ha dichiarato di non aver ancora avviato i negoziati per il rinnovo, dicendosi però tranquillo sulla questione e rassicurato dal fatto che Charles abbia ancora un anno di contratto.
"Non abbiamo ancora inziato a parlare con Charles Leclerc per il rinnovo di contratto. Lo faremo nel corso della stagione. Ha comunque più di un anno di contratto, non sono preoccupato".
Infine, il transalpino ha ribadito, ancora una volta, il totale coinvolgimento di Leclerc nel presente Ferrari e la necessità, come la storia insegna, di costruire un progetto attorno al pilota per riuscire a vincere.
"Charles è chiaramente parte del progetto. Aiuta la squadra e la macchina a crescere, e cresce anche lui stesso. È parte del progetto e così deve essere, come è sempre accaduto in F1: si è sempre vinto quando si è costruito qualcosa attorno ad un pilota".
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Foto copertina media.ferrari.com