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02/05/2023 12:25:00

Ferrari, Leclerc e il futuro. Terruzzi sottolinea: «Serve una vitamina decisiva...»


News di Giuseppe Canetti

Nella sua consueta analisi per Autosprint, Giorgio Terruzzi ha commentato il weekend della Ferrari in Azerbaijan e fatto il punto della situazione in vista del prosieguo di campionato. Il tutto soffermandosi ampiamente su Charles Leclerc. Vi proponiamo di seguito le sue considerazioni.

L'analisi di Giorgio Terruzzi

"Avevamo le orecchie basse. Osservando le sue, dopo una raffica di batoste agonistiche e psicologiche rimediate tra il Bahrein e Melbourne. Preoccupati, da lui e con lui, senza fare i conti con risorse intime e formidabili che stanno tra la sua pancia e il suo cuore. Tutta roba che Leclerc ha covato durante una pausa forse provvidenziale, farcita peraltro da disturbi in qualche modo comprensibili, circa il suo futuro Ferrarista", esordisce Terruzzi nella sua analisi per il noto settimanale.

Poi insiste sul monegasco affermando: "Aveva bisogno di un colpo d’ala. Ne ha dati parecchi, in Azerbaijan, mettendo in fila due pole simili a perle coltivate in casa, due gare ad altissima intensità, due podi che valgono come manna in questo avvio di stagione per la Ferrari. Insomma, roba da campione, qualcosa che caccia via malumori e malesseri, una risposta esauriente a chi ha pensato a Charles, anche per qualche attimo soltanto, come ad un pilota afflitto al punto da rasentare una crisi. Balle, ovviamente e per fortuna, come ampiamente dimostrato dentro un weekend colmo di segnali interessanti". 

E in effetti, il team di Maranello è visibilmente in ripresa. Ma Terruzzi spiega: "Non siamo, sia chiaro, ad una completa inversione di tendenza, tecnicamente parlando. Stiamo raccontando di una reazione poderosa e umanissima compensata da un piccolo progresso tecnico che per certi versi pare provvidenziale, per altro relativamente consolatorio. Leclerc ci ha messo del suo, come accade quando sfodera i grani più lucenti del proprio talento. Alla sua stoffa, credo, vanno addebitate sia le pole, sia la qualità del rendimento in corsa, connesso ad una centratura mentale da vincente, visto che sul tema prestazione sul passo la SF-23 accusa ancora handicap notevoli rispetto alle Red Bull".

Potenzialmente la Ferrari può pensare di aggiudicarsi il secondo posto della classifica costruttori, come nel 2022, nonostante "gli affanni di Sainz, clamorosamente involuto nel momento di massimo spolvero del compagno". "Più arduo replicare la prestazione in classifica piloti perché Perez sembra un altro, almeno in questa prima fase del campionato. Al punto da interrompere spesso e molto volentieri i monologhi di Verstappen. E’ difficile che Charles pensi davvero, intimamente e ancora, di puntare al titolo. Ma qui, dopo un avvio avvilente, conta e conteranno i progressi di un progetto che pare ancora misterioso", sottolinea il giornalista.

Futuro prossimo

"La Ferrari ha già indicato una serie di tappe prossime (da Miami a Barcellona) segnate da interventi importanti sul fronte aerodinamico. Qualcosa che incrementi in modo deciso ciò che abbiamo intravisto a Melbourne e visto meglio a Baku, due piste comunque anomale".

Secondo Terruzzi il tema decisivo è questo: "Un crescendo nella parte centrale e finale di questa stagione serve a Charles, a tutta la Ferrari come vitamina decisiva per guardare avanti. Certo, stiamo parlando di un ulteriore posticipazione del sogno ma anche di un ingrediente fondamentale per fare in modo che la tempra di Leclerc sia compensata e rilanciata dalla macchina che guida".

C'è un «patrimonio» da salvare. "Avere Leclerc in lizza per i bottini più ambiti cambia il destino, la fortuna dell’intero universo agonistico. Rende onore più rilevante a chi vince come a chi perde. Tutta un’altra faccenda, con tutto il rispetto, di una lotta, supposta e provvisoria viene da dire, tra Perez e Verstappen", conclude Terruzzi.

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Foto copertina Facebook Terruzzi