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03/05/2023 10:25:00

Vanzini: «Lampi rossi, manca il tuono. Qual è il potenziale Ferrari? La verità l'ha detta Vasseur»


News di Giuseppe Canetti

"Lampi rossi, manca il tuono", titola Carlo Vanzini un suo articolo pubblicato sull'ultimo numero di Autosprint. Analizzando il weekend in Azerbaijan, il noto giornalista si è soffermato sulle principali vicende riguardanti casa Ferrari. Vi proponiamo un estratto delle sue considerazioni.

L'analisi di Carlo Vanzini

"Uno dei migliori week end in carriera per Leclerc, il migliore di quest’anno della Ferrari eppure non c’è voglia di sorridere", esordisce Vanzini riferendosi a quanto si è visto a Baku nei giorni scorsi. Poi illustra la sua affermazione: "Essere sverniciati, senza possibilità di replica nei primi giri è un colpo al morale, soprattutto del monegasco che, dopo la pole conquistata venerdì, non a richiesta, ha parlato di un mondiale nel quale crede sempre e non mollerà mai. Lo spirito è quello giusto, ma già dopo la sprint, dopo una seconda pole consecutiva, nella prima sprint shootout della storia della Formula 1, il suo sguardo, sempre specchio veritiero della sua emozione del momento, era eloquente. Il pensiero era già per il gran premio con la consapevolezza che difendersi da Max e Checo sarebbe stato impossibile".

Sul podio, alla fine della gara della domenica, il monegasco è apparso in effetti tutt'altro che raggiante. "Non aveva visibilmente voglia di festeggiare", sottolinea il giornalista; che quindi continua la sua analisi scrivendo: "Leclerc si è preso la Ferrari sulle spalle sfoderando una magia in qualifica e maturità nella gestione gomme, un suo punto debole in passato, ma il potenziale della Ferrari qual è? Quello del terzo di Charles o del quinto di Sainz a quasi mezzo minuto dal compagno di squadra?".

"La verità l'ha detta Vasseur nella conferenza stampa pre Baku «ogni team si costruisce sempre intorno a un pilota, tutte le storie di successo in Formula 1 riguardano sempre un team e un pilota»", riporta Vanzini. Che poi sintetizza: "Dal pilota intorno al quale si vuole costruire il successo finale, ci si aspetta che tiri fuori quel qualcosa in più e quindi il potenziale della macchina è quello espresso dal migliore pilota".

"La Ferrari di Baku era realmente da podio? Con un pilota come Leclerc si. Il monegasco ha giurato amore eterno alla Ferrari per buona pace dei terrapiattisti, ma è ora che da Maranello gli diano una macchina in grado di volare o quanto meno lottare alla pari, ma anche un decimo o due indietro, con la stratosferica Red Bull".

"Lampi ben auguranti" in vista del futuro prossimo

Nel complesso, la Ferrari in Azerbaijan sembrerebbe aver fatto un passo in avanti rispetto ai primi tre weekend della stagione. Tuttavia ancora non è arrivato il tuono... A tal riguardo Vanzini scrive: "I lampi ci sono stati, ma non ancora il tuono a incutere paura a chi non ne ha se non per una sopita, ma potenzialmente esplosiva guerra interna tra Verstappen e Perez. Però nei lampi si è vista una Ferrari che con Charles sembra tornata a essere quella monoposto indiscutibilmente più veloce sul giro secco e ottima nel finale di gara [...] Lampi ben auguranti se è vero che per Baku, a parte la normale preparazione e l’adattamento alle caratteristiche del circuito in Ferrari non hanno portato cambiamenti sulla monoposto. Hanno snellito e sistemato le procedure per definire il miglior set up, ma per i pezzi bisogna aspettare ancora qualche giorno a Miami, poi a Imola e infine, dopo la parentesi monegasca, a Barcellona".

Infine, Vanzini conclude così: "Difficile che si possa ribaltare il trend, ma adesso la priorità è dare un giudizio finale sulla filosofia di progetto intrapresa dallo scorso anno. Se dopo aver visto i lampi arriveranno delle tuonate alle certezze degli invincibil, allora si potrà proseguire nel credere alla bontà delle pance” di una macchina un tempo definita la bestia, altrimenti via a “copiare” chi domina".

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Foto interna Twitter Ferrari; Foto copertina www.twitter.com