Emanuele Pirro, ex pilota di Formula 1, ed ex commissario di gara si è recentemente inserito nel dibattito che vede da una parte Liberty Media con il suo desiderio di spettacolarizzare la categoria e dall'altra diversi piloti e tanti addetti ai lavori che vorrebbero nuovamente concentrare le attenzioni sull'evento sportivo. Dibattito che secondo l'italiano rischia di mettere in secondo piano il vero spettacolo a cui stiamo assistendo in questi anni grazie al binomio unico tra Max Verstappen e la Red Bull.
Avendo passato molti anni in direzione corsa l'italiano ha anche detto la sua rispetto allo stile di guida del campione olandese, e sul confronto con altri campioni della F1. Di seguito vi riportiamo le sue parole.
L'italiano ha iniziato il suo intervento dicendo: "Mi dispiace che molta parte del dibattito ora sia sullo spettacolo, sulla imprevedibilità delle gare, sui sorpassi, quando invece tutti dovremmo renderci conto che stiamo assistendo alla sublimazione di un campione. Max Verstappen è in una fase di simbiosi con il suo mezzo e con la sua squadra tale che ha una sicurezza in se stesso altissima. Il che non era scontato. Ha un gran talento, ma ci ha anche aggiunto il lavoro".
Pirro ha poi aggiunto: "Parlo da ex commissario: In pista era molto duro, ma rarissimamente scorretto. Anche questa è una caratteristica da campionissimo, anche Hamilton è così, tirano sempre la corda al massimo senza farla quasi mai spezzare. In un ipotetico confronto con i grandi del passato dico che il più forte è sempre l'ultimo. Semplicemente perché nello sport la qualità e le prestazioni migliorano. Se guardiamo il calcio, i metodi di allenamento, l'assistenza, le conoscenze date che ad oggi rendono i giocatori più forti dei loro predecessori. Lo stesso vale anche per la F1, a prescindere dall'evoluzione del mezzo".
L'ex pilota di Formula 1 ha poi concluso dichiarando: "Quando vedi un pilota andare velocissimo con aggiustamenti minimi del volante puoi starne certo, è uno fortissimo. Detto questo la gara si vince alla bandiera a scacchi, la carriera di Max è al giro 20 di un GP da 60. Alla Red Bull sono anche bravissimi a sviluppare il suo talento e a farlo crescere. Sarebbe auspicabile che il pacchetto facesse un piccolo passo indietro di performance perché in pista con Hamilton, Russell, Leclerc e Norris c'è un livello di talento altissimo".
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