Nell'ultimo video di Motorsport.it, Giorgio Piola, insieme ad altri giornalisti, risponde a delle domande riguardo al GP di Spagna. Una delle richeste più frequenti è stata, senza dubbio, una spiegazione su ciò che è accaduto alla Ferrari, sulla quale i tanto acclamati aggiornamenti non sembrano aver funzionato. Per trattare questo argomento, l'esperto ha deciso di proporre un paragone con la squadra di Toto Wolff.

"La Mercedes la avevamo già vista a Montecarlo, dove l'ho potuta osservare bene da tutti gli angoli. In Spagna mi ha sorpreso la sua competitività in gara, non tanto con quello che ha fatto Hamilton quanto con la rimonta di Russell, che indica che la macchina c'è", ha detto l'ingegnere.

"A Barcellona mi sono concentrato sulla Ferrari, ma già qui l'atteggiamento era diverso. Già nello show and tell, ovvero nel momento in cui le squadre hanno l'obbligo di esporre le loro vetture e di descrivere tutte le novità, forse è stata una gaffe o un'incomprensione, ma all'inizio la Ferrari aveva messo fuori la macchina vecchia. Quella nuova, invece, è totalmente diversa, soprattutto nello sdoppiamento delle fiancate, che ricorda l'andamento di altre vetture senza essere una copia della Red Bull. Forse è proprio la differenza dall'altra che la ha resa così acerba e non sono bastate le prove per metterla a punto. Almeno, questa è la speranza", ha raccontato con tono amaro Piola.

"In Ferrari erano positivi"

La speranza di un nuovo inizio positivo, dopo quello che si era visto in qualifica, era diffiusa anche tra gli addetti ai lavori del paddock, come descrive Piola: "Tra l'altro, la domenica ci sono sempre tre tecnici delle squadre che parlano con i giornalisti, e Jock Clear, basandosi sulla prima fila di Sainz, era tranquillo e ribadiva che Barcellona faceva vedere i pregi e i difetti. Alla fine le sue parole si sono ritorte contro".

Piola è poi passato a raccontare un aneddoto che è successo a lui stesso: "Sainz in prima fila al sabato mi ha portato a mettere un post in cui parlavo di inizio postivo che poi mi sono dimenticato di togliere, e la gente mi ha massacrato perchè dopo la gara non si poteva dire così".

In conclusione, l'esperto ritiene anche che un errore commesso dalla Ferrari sia il fatto di aver gettato la macchina subito nella mischia, senza collaudare prima le modifiche a Montecarlo, come invece ha fatto il team di Brackley. "La Mercedes ha fatto bene a portare gli aggiornamenti a Monaco perchè, sebbene il tracciato non sia impegnativo per le monoposto, ha potuto familiarizzare con le parti e ha visto che funzionasse tutto. La Ferrari ha buttato la vettura in pista a Barcellona e non sono riusciti ancora a comprenderla. Credo che i due giorni di test Pirelli faranno bene, così che si capisca meglio la macchina", ha detto l'esperto.

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