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15/06/2023 17:50:00

100esimo anniversario della prima vittoria di Enzo Ferrari, l'annuncio di Michele Pignatti Morano


News di Giuseppe Canetti

Ogni anno ospitano centinaia di migliaia di persone, offrendogli la possibilità di vedere da vicino automobili, premi, fotografie e molti altri cimeli preziosi relativi all'automobilismo italiano. Sono i Musei Ferrari, situati uno a Maranello (a circa 300 metri dalla sede della Scuderia) e l'altro a Modena. Un pezzo di storia nostrana, costudito con grande attenzione e rispetto da Michele Pignatti Morano, direttore di entrambe le strutture, che ha rilasciato un'intervista al sito ufficiale del Cavallino per spiegare nel dettaglio cosa dovrebbe aspettarsi chi è intenzionato a visitare i due luoghi.

"Il Museo Ferrari di Maranello è lo spazio espositivo storico dell’azienda, gestito direttamente dal 1995 e uno dei luoghi più significativi per Ferrari: la fabbrica con il suo ingresso che non è mai cambiato nel tempo, la sede della Scuderia e la Pista di Fiorano. Si tratta di una meta imprescindibile per ogni tifoso Ferrari e infatti accoglie ogni anno 400.000 visitatori da tutto il mondo. L’esposizione di Maranello si concentra sull’azienda, la produzione, l’evoluzione dei processi produttivi, le Supercar, apripista di innovazione tecnologica della Casa, la storia della Scuderia fin dalla sua nascita, le vetture e i piloti di Formula 1 campioni del mondo che vengono celebrati della Sala delle Vittorie. Il Museo di Modena, complementare a quello di Maranello, dal 2014 completa l’esperienza offerta ai nostri visitatori con un tuffo nella storia e nelle origini del nostro fondatore, la Casa Natale di Enzo Ferrari, l’officina annessa del padre, che ospita il Museo dei Motori Ferrari, e un padiglione espositivo avveniristico che ospita esposizioni temporanee che cambiano ogni anno proprio nella data della nascita di Enzo, il 18 febbraio".

Il 100esimo anniversaio della prima vittoria di Enzo Ferrari

Il 17 giugno cadrà il centesimo anninversaio della prima vittoria di Enzo Ferrari al Circuito del Savio. Michele Pignatti Morano ha annunciato che vi saranno particolari celebrazioni per l'evento. Di seguito i dettagli.

L'annuncio di Michele Pignatti Morano

"Ricorre il centesimo anniversario della prima vittoria di Enzo Ferrari al Circuito del Savio, avvenuta il 17 giugno 1923 vicino a Lugo di Romagna, paese natale di Francesco Baracca. In quella occasione Ferrari incontra per la prima volta anche il padre del grande aviatore, da cui in seguito "erediterà" il simbolo del Cavallino Rampante. Nel Museo di Modena, dedicato al fondatore, abbiamo voluto celebrare questo anniversario con una rievocazione dell’evento e dello spirito agonistico di quel periodo (1920-25). Nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 giugno uno speciale allestimento sarà a disposizione di tutti i visitatori nella sala convention, che diventa per l’occasione parte dell'esperienza museale. Solo questo sarebbe un buon motivo per farci una visita, ma a ciò si aggiunge anche il fatto che tutto l’incasso del fine settimana sarà devoluto beneficienza per aiutare le popolazioni alluvionate dell’Emilia-Romagna. Una ragione in più per non perdere questo appuntamento".

Infine, Pignatti Morano si è soffermato sulla sua passione per l'azienda: "Sono nato in Sudafrica a Johannesburg il 2 febbraio 1966, sesto figlio di una famiglia di sette. Mio padre era un diplomatico abituato a viaggiare e girare il mondo, ma era originario proprio di Modena. Lavoro in Ferrari ormai da oltre vent’anni con un’esperienza trasversale, avendo iniziato nel marketing operativo, come responsabile delle sponsorizzazioni, seguendo poi i nuovi business aziendali, con focus sui parchi tematici, per approdare alla direzione dei musei. Come dicono i miei figli ma anche molti amici, faccio il lavoro più bello del mondo. Infatti ho la fortuna di poter rappresentare tutti i giorni un grande marchio come Ferrari: ogni anno ai musei passano oltre 600.000 visitatori che vengono da tutto il mondo e vogliono vivere un’esperienza unica legata al Cavallino Rampante. Insieme ai miei collaboratori abbiamo proprio il compito di trasmettere la passione che questo grande marchio incarna. Come diceva Enzo Ferrari “non si può descrivere la passione, la si può solo vivere", e questo è quello che cerchiamo di fare tutti i giorni ai musei. Lavorare in Ferrari è un onore e richiede anche molta passione e sacrifici ma questo è possibile solo se dietro hai una splendida famiglia che ti supporta".

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