Sul tortuoso Hungaroring non è semplice effettuare sorpassi, ed è quindi fondamentale partire davanti in griglia.
L'esordio del nuovo formato di qualifiche con mescola obbligatoria ha regalato sorprese ed emozioni anche nei primi due tagli, ma alla fine la pole position è esclusivamente frutto del grandissimo talento di Lewis Hamilton, tre millesimi davanti a Max Verstappen che era a caccia della sesta pole consecutiva e del record di Ayrton Senna. Terzo posto per Norris e quarto per Piastri, su una McLaren ufficialmente tornata in alto. Solo sesta la Ferrari di Leclerc, alle spalle anche di un bravissimo Zhou su un'Alfa Romeo particolarmente in palla qui in Ungheria.
Tra le sorprese di giornata dobbiamo elencare anche la diciottesima posizione della Mercedes di Russell, fuori in Q1, e l'undicesima posizione della Ferrari di Sainz in P11 e fuori in Q2.
Segue la classifica completa dei tempi e una sintesi delle qualifiche
Tabella completa dei tempi delle qualifiche del Gran Premio d'Ungheria
Sintesi delle qualifiche del GP d'Ungheria
Con le incertezze del nuovo formato che obbliga i piloti a svolgere il Q1 con gomme bianche dure, vanno tutti in pista dal primo minuto. Sarà essenziale per le scuderie risparmiare almeno un treno di gomme bianche per la gara, che chiedono quindi ai loro piloti di dare il massimo fin dai primi tentativi. Per la stessa ragione grande attenzione dei piloti anche ai track limits, per evitare di vedersi annullato il tempo. La mescola dura consente di fare almeno due giri veloci, intervallati da uno di cool down, ed infatti i tempi si vanno progressivamente abbassando con Bottas che inizialmente si mette in cima alla lista dei tempi.
In apparente difficoltà i piloti Ferrari che rimangono inizialmente molto vicini alla zona di eliminazione, anche se alla fine si riporteranno in alto. A rischio eliminazione fino all'ultimo giro sono i piloti Mercedes, e mentre Lewis riuscirà a passare il taglio, sarà clamorosamente escluso dal Q2 Russell che via radio si lamenta con la squadra del cattivo timing con cui è stato mandato in pista.
Altrettanto clamorosamente è Zhou su Alfa Romeo a fare il miglior tempo del Q1, fermando il crono su 1:18.143 non male con gomme dure, mentre gli esclusi sono Albon (P16) su Williams, Tsunoda (P17) su AlphaTauri, che perde il primo confronto con il rientrante Daniel Ricciardo, come detto George Russell (P18), Magnussen (P19) su Haas e Sargeant (P20) su Williams.
Il Q2, con gomme gialle medie obbligatorie, inizia con tempi che sono già di 1 secondo più veloci di quello di Zhou nel Q1. In testa vanno inizialmente i piloti McLaren, anche perchè a Verstappen viene cancellato il tempo per aver superato i track limits. Ha un solo tentativo quindi l'attuale campione del mondo per passare il taglio e lo fa mettendosi agevolmente in una momentanea seconda posizione.
Il secondo tentativo, a due minuti dalla fine, è un po' caotico con grande traffico e tutti i piloti in pista, ad eccezione di Verstappen e Norris, che ha fatto un tempo che gli consente di restare ai box e risparmiare un treno di gomme. In questa relativa confusione arriva la seconda sorpresa della giornata: per soli due millesimi non passa il taglio Carlos Sainz che termina in P11. Gli altri esclusi sono Ocon (P12) su Alpine, Ricciardo (P13) su AlphaTauri, Stroll (P14) su Aston Martin, e Gasly (P15) con l'altra Alpine.
Nel primo tentativo del Q3, finalmente con le gomme soft che mostrano il vero potenziale delle monoposto, è Verstappen a mettersi in cima alla lista dei tempi con un impressionante 1:16.612 mai visto in tutto il weekend. Momentaneamente secondo Hamilton e terzo Norris. Non benissimo Leclerc che a causa di un errore non va oltre la sesta posizione.
Ma è il secondo tentativo che vale la pole, che all'ultimo secondo viene conquistata da uno splendido Lewis Hamilton, ancora una volta Re d'Ungheria, davanti a Verstappen e Norris. Solo sesto Leclerc e addirittura nono Perez. Da segnalare l'exploit dell'Alfa Romeo che mette Zhou in P5 e Bottas in P7.
Con questa pole, la n.104 della carriera, Lewis Hamilton scrive un altro record, diventando l'unico pilota nella storia della F1 a conquistare 9 pole position sullo stesso circuito.
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